A Bologna per la regia di M. Placido in scena Tradimenti - BOLOGNA - Teatro Duse, da venerdì 15 a domenica 17 gennaio 2016.

Creato il 14 gennaio 2016 da Luana Savastano @VistaSulPalco

Al Teatro Duse di Bologna un nuovo appuntamento con la grande prosa: Tradimenti di Harold Pinter con Ambra Angiolini e Francesco Scianna, per la regia di Michele Placido, sarà in scena dal 15 al 17 gennaio.

[QUI tutti gli spettacoli in programma nella stagione 2015-2016].

La storia si dipana a ritroso, dal 1977 al 1968. Emma, manager in una galleria d'arte, e Jerry, scrittore e agente letterario, si rivedono due anni dopo la fine della loro relazione. Sono stati amanti per cinque anni, distraendosi dai rispettivi matrimoni in un appartamento preso in affitto, finché Robert, marito di Emma e testimone di nozze di Jerry, costringe la moglie ad ammettere il tradimento, dopo aver sospettato a lungo sulla relazione tra i due.

L'apparente banalità del ménage tra marito, moglie e amante si dissolve nel protrarsi della narrazione all'indietro. Mentre lo spettatore scopre nuovi dettagli, si delinea il carattere quasi esistenziale della condizione di tradito e traditore. L'inganno che copre la stanchezza di questi matrimoni, divenuti asfittici, diventa il passepartout per un'apparente libertà che, tuttavia, non va al di là della distrazione pura e semplice: i rapporti falliti restano, assieme ad una profonda stanchezza e all'impossibilità di fidarsi di chi si ha vicino. Il testo nasce da uno spunto autobiografico: Pinter, sposato con l'attrice Vivien Marchant, visse una relazione lunga sette anni con la presentatrice televisiva Joan Bakewell. Scritta nel 1978 e ambientata tra Londra e Venezia, questa è una delle commedie più famose dello scrittore premio Nobel 2005 per la letteratura, portata sul grande schermo nel 1983, diretta da David Hugh Jones con Jeremy Irons, Ben Kingsley e Patricia Hodge.

Come ha scritto Placido nelle note di regia:

La riflessione che ho raccontato ai miei attori è che il Sessantotto cambiò e rivoluzionò il comportamento di un'intera generazione di giovani, come giovani sono appunto i tre protagonisti della festicciola che segna l'inizio di un tacito ménage a trois. Ora, essendo stato personalmente coinvolto in quegli anni sessantottini (avevo 22 - 23 anni) sia da un punto di vista politico che sentimentale, mi sono confessato e rivelato agli attori della compagnia, raccontando il mio Sessantotto e come la commedia di Pinter mi abbia toccato anche da un punto di vista autobiografico. Ho raccontato di una personale parabola sentimentale e politica e di come quegli amori di gruppo, la libertà sessuale, le prime trasgressioni i furori rivoluzionari siano stati poi, negli anni a venire, traditi e a volte falliti miseramente. La storia di quegli anni parla, e non solo per me, di amori finiti, ma soprattutto di tradimenti politici, ideologici e sociali. Ecco, sì, forse questo testo si può leggere non solo come la fine di una storia d'amore più o meno grande, ma anche come un totale fallimento di un'utopia rivoluzionaria che voleva migliorare e cambiare il pensiero occidentale. E, proprio come nel testo di Pinter, anch'io, che facevo parte di quella generazione, mi ritrovo oggi di nuovo punto e accapo.

Di HAROLD PINTER

CON
Ambra Angiolini e Francesco Scianna

E CON
Francesco Biscione

REGIA Michele Placido
SCENE Gianluca Amodio
LIGHT DESIGNER Giuseppe Filipponio

Orario spettacolo: Venerdì e sabato alle 21. Domenica alle 16
Prezzo biglietto: Platea intero € 28 ridotto € 25,5 mini € 22,5 | Prima galleria intero € 24 ridotto € 22 mini € 19,5 | Seconda galleria intero € 19,5 ridotto € 17,5 mini € 15,5
Incluso negli abbonamenti
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