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A Brescia le acciaierie sono pericolose, come dice l’Asl. A Cremona suonano il violino

Creato il 20 dicembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

English: Cremona — lion sculpture at entrance ...

I Leoni della cattedrale vigilano sulla città, pronti a spiccare il balzo

Basta spostarsi di 200 chilometri e le leggi cambiano, anche le regole morali, sosteneva Schopenhauer un secolo e mezzo fa, ai tempi del vero, autentico ’48. Adesso per assistere al cambiamento dei punti di vista basta una passeggiata. Si varca il confine provinciale, finché esisteranno le Province almeno, ed ecco che le acciaierie non sono più pericolose e da tener d’occhio come a Brescia. A Cremona non se ne parla neanche se non per prendersela con i cittadini di Cavatigozzi perché si lamentano in silenzio. 

19 dicembre 2012 008

“E’ tutto molto bello” è il ritornello dei politici, a eccezione di varie voci del centrosinistra e della sinistra negli ultimi mesi. In passato solo pochi osavano porre domande, ora di più. La stampa cremonese però è tutta in mano ai soliti signori, industriale dell’acciaio in primissima fila. Una concentrazione di potere che non può essere considerata normale. Non è il pluralismo che risolve il problema storico della solita, vecchia Cremona che non sa dare un grido e si piega al vantaggio immediato, tranne l’industriale qui gavisus est (il latino è la lingua della Chiesa: egli ha goduto di siffatta situazione). La soluzione sarebbe l’informazione che dice come stanno le cose. Ed è molto difficile. La pagina di Bresciaoggi si può scaricare cliccando qui.

L'inizio dell'articolo

L’inizio dell’articolo

Non è che Bresciaoggi combatta le crociate. Il titolo è prudente, non compare nemmeno la parola “acciaierie”, che invece fa capolino all’inizio del pezzo. Di solito le prime righe dell’articolo e il titolo sono connessi ma va bene così. Siamo grati a Bresciaoggi. In altri casi occorre leggere La Gazzetta di Mantova per trovare certe notizie su Cremona. Arvedi è molto generoso con la Chiesa, il Comune, anche i partiti, si può dire “sostiene Cremona”: forse ci si è identificato. Un uomo una città. Mah! E in più il Museo del Violino. Appunto. Pare ironia. Troppi questi violini. E poi ci sono anche i Leoni, come da foto.

Arthur Schopenhauer

Arthur Schopenhauer da ragazzo: vivesse oggi a Cremona avrebbe qualche problema. Non era cattolico!


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