“A caccia di alieni. Guida galattica per futuri astrobiologi” di Mark Brake, Editoriale Scienza

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

Fin da bambina sono stata affascinata dai misteri del cosmo. Le letture e i film di fantascienza mi entusiasmavano, soprattutto là dove si immaginava il contatto tra la specie umana e una razza aliena, pacifica o meno, proveniente dalle profondità dello spazio.
Più volte mi sono interrogata se fosse davvero possibile la nostra solitudine nell’universo, sempre uno sorta di buon senso e una riluttanza a percepire il nostro popolo come degno di essere unico (Perché poi? Cosa avremmo di tanto speciale?) mi ha fatto rispondere che no, altre forme di vita, smarrite nel tempo e nello spazio – che infondo si sa, là nelle distanze siderali finiscono per coincidere – ci dovranno pur essere.
Mi piace perdermi in questi pensieri perché gusto tutto il senso di sgomento, di immensità e, allo stesso tempo, di infinita piccolezza, che mi pervade.
Quel confine sottile tra “lo comprendo” e “no, non posso proprio comprenderlo, quel vezzo di immaginare risposte a domande che ne presuppongono sempre una dopo, una più difficile e più ammaliante.

Per questo ho letto con grande piacere il manuale di astrobiologia che da poco è stato pubblicato da Editoriale Scienza: “A caccia di alieni. Guida galattica per futuri astrobiologi” di Mark Brake. Il libro che avrei voluto trovare quando ero ragazzina per dar nutrimento alla mia sete di approfondimento e alla mia curiosità sul tema.

Come tutti i prodotti della casa editrice in questione, anche qui ci troviamo di fronte ad un lavoro dalla veste accattivante e colorata, vivace e allegra. Invitante, direi, un libro che non scoraggia i ragazzi dall’avvicinarsi secondo un chiaro progetto editoriale che tende a far coincidere istruzione e informazione con divertimento.
I capitoli sono brevi, come anche le didascalie, le figure sono molte, buffe, spiritose, la distribuzione delle nozioni sulla pagina abbastanza lineare e schematica ma non noiosa.
Unica pecca, a mio parere, è che essendo stato privilegiato un formato piccolo e tascabile, il font utilizzato è anch’esso abbastanza minuto e su alcuni sfondi troppo scuri risulta leggibile a fatica. Forse, se non si vuole sacrificare la maneggevolezza (e il prezzo piccolo) del prodotto, si potrebbe provare a scurire i caratteri, in modo da farli risaltare meglio.

Forma a parte, il contenuto del libro è molto interessante e assolutamente non banale.
Accurato e di livello scientifico alto, è un trattato che consiglierei a ragazzini già grandicelli – almeno dalla quinta elementare in su, meglio se scuole medie – che sicuramente potranno coglierlo e apprezzarlo nella sua interezza.

Con la “scusa” di voler andare in cerca di extraterrestri nascosti nell’universo, si approfondiscono i temi della Vita e le origini della vita, sulla Terra, parlando di condizioni necessarie, di evoluzione, sviluppo, di come in sostanza il nostro pianeta si è popolato e ha potuto far crescere e conservare alcune sue specie (e di come ne abbia perse altre).
Si introducono concetti di chimica, dettagliando elementi e composti fondamentali per gli esseri viventi, e si spiega che tutte queste sostanze provengono, in fin dei conti, dalle zone più antiche e lontane dell’universo (siamo davvero “figli delle stelle”!)
Allargando poi la visuale, l’autore analizza il nostro sistema solare, i pianeti e i satelliti che lo compongono, e poi si spinge oltre, verso le stelle della Via Lattea e quelle fuori, alla ricerca di esopianeti che possono avere le condizioni favorevoli alla vita.
Ancora, ci racconta dei progressi degli scienziati nel campo, di come si sono sviluppate le conoscenze, delle varie teorie che sussistono, dei progetti e delle missioni spaziali, presenti, passate e future…

Un percorso, quindi, che dall’infinitamente piccolo – gli atomi delle sostanze e gli essere unicellulari che hanno dato origine alla vita – si spinge fino all’incommensurabilmente grande – le stelle, i corpi celesti giganti, le galassie che si susseguono per miliardi di anni luce nell’infinità del cosmo.
L’impostazione – che apprezzo molto – è quella di spiegare ma lasciare questioni aperte, essere precisi e competenti ma non pretendere di metter punti o arrivare a certezze.

Esisteranno o no gli alieni? Avranno anche loro una chimica che si basa sul carbonio o potranno farne a meno a favore di altri elementi? Il loro aspetto sarà umanoide o no? Avranno raggiunto un livello di sviluppo pari al nostro, inferiore o superiore? Visiteranno la Terra o magari lo hanno già fatto? Saranno grandi scienziati o semplici organismi di poche cellule? L’uomo è destinato al progresso in campo astrobiologico o ad un certo punto dovrà fermarsi per limiti spazio-temporali impossibili da superare?

Queste solo alcune delle domande stimolanti che hanno origine dalla lettura del libro.
Tutti interrogativi a metà tra la scienza e la filosofia, tra la biologia, la fisica, la chimica che portano a confrontarsi con idee grandi e misteriose.

Inoltre il manuale, pur essendo davvero ricchissimo di informazioni e di curiosità, invoglia l’approfondimento. A tale scopo, nelle ultime pagine si trovano i link ad alcuni siti – dall’istituto di astrobiologia della Nasa alla missione Kepler, alle attività del SETI institute – che si possono visitare per saperne di più, per seguire da vicino questo tema fascinoso che confina con l’utopia e con il regno del fantastico (pur essendo concretissimo e rigoroso).

Le immagini sono opera di una coppia di illustratori, Colin Jack e Geraint Ford. L’impronta è simile: giocosa, vivace, con qualche parentela con il mondo dei fumetti e dei cartoon.
Extraterrestri improbabili, strani organismi, stelle e pianeti con occhi e bocca accanto ad altre più realistiche e sobrie…un mix gustoso che rende la lettura movimentata e affatto noiosa.

E dopo tanto leggere e riflettere una domanda finale mi è rimasta in testa: chissà se anche gli alieni lassù hanno una guida simile? Magari un giorno potremmo scambiarcele…!

(età consigliata: dai 10 anni)

Se il libro ti piace, compralo qui: A caccia di alieni. Guida galattica per futuri astrobiologi


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