A Caro Prezzo

Creato il 10 agosto 2012 da Pedroelrey

Le vendite degli abbonamenti all’edizione digitale del «The New York Times» continuano a crescere e, nonostante rappresentino il 30% degli abbonamenti dell’edizione cartacea, c’è chi sostiene che nel giro di un paio d’anni la situazione potrebbe ribaltarsi con il sorpasso del digitale/online rispetto alla versione tradizionale.

Se questo avvenisse sarebbe un ulteriore problema per i traballanti conti del quotidiano statunitense.

Infatti se inizialmente un abbonamento veniva venduto a 220$ contro i 730$ della versione stampata, un differenziale che pur considerando costi di stampa e distribuzione è davvero notevole, ora la promozionalità sta facendo scendere drasticamente il prezzo. Con attualmente in corso una promozione, veicolata addirittura nell’home page con più box [3 per l'esattezza], che propone un mese di abbonamento “full” – edizione online + edizione per tablet + versione per smartphone -  a 99¢  contro i 35$ normalmente richiesti.

Offerta che viene sorpassata, battuta, su Groupon che veicola, evidentemente d’accordo con «The New York Times», addirittura due mesi di abbonamento per edizione online + versione per smartphones ad 1$ contro i 15.99$ del listino.

Non a caso, secondo quanto riportato, a fronte di un incremento dell’80% rispetto all’anno precedente degli abbonamenti alle vesrsione online/digitale vi è stata una crescita dell’11% dei ricavi dalle sottoscrizioni di abbonamento.

Il futuro del quotidiano visto dal suo direttore Jill Abramson è affascinante ma, nonostante si noti un appiattimento, una tenuta della flessione dei ricavi negli ultimi due anni, ipotizzando la stabilizzazione anche del calo dei ricavi dalla vendita di pubblicità dell’edizione cartacea con un -7% costante anno per anno da qui al 2017, il giornale newyorkino dovrebbe, nel pari periodo veder crescere del 14% le revenues derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari per la propria edizione digitale/online; ipotesi che attualmente non pare verosimile.

La forte promozionalità in corso potrebbe costituire un ulteriore elemento per il dissesto dei conti del giornale che finirebbe per pagarla a caro prezzo.