A cavallo tra generazioni - Provato - PS3

Creato il 06 giugno 2013 da Intrattenimento

La nostra prima prova su strada di FIFA 14, tra vecchia e nuova generazione di console

Come faremmo senza calcio? Più di qualcuno potrebbe obiettare che staremmo meglio ma non stateli a sentire! L'appuntamento annuale con i giochi calcistici è imprescindibile ma allo stesso tempo il tasso di tolleranza diventa più basso e delle semplici aggiunte non sono più sufficienti a giustificare un nuovo acquisto. Puntuale allo stesso modo è arrivata la nostra prima prova con FIFA 14, all'interno di un evento organizzato da Electronic Arts in quel Milano e in versione rigorosamente Xbox 360 e PlayStation 3. Scordatevi la "nextgen" per adesso, abbiamo cercato in tutte le maniere di estorcere informazioni a Sebastian Enrique, producer del gioco, che ci ha rimandato all'E3 di Los Angeles per apprendere qualcosa anche riguardo questo argomento. La versione PC, come oramai ben noto, seguirà nell'edizione 14 le controparti console di generazione attuale in termini di contenuti e motore grafico; presumibilmente soltanto con la prossima iterazione si affiancherà a quelle per Xbox One e PlayStation 4.

Precisione innanzitutto

In aggiunta alle informazioni che abbiamo ricevuto nel nostro precedente incontro con gli sviluppatori, ne abbiamo apprese di nuove, molto succulenti, nella prima prova ufficiale. La traiettoria della palla è stata rivista interamente rispetto a FIFA 13: nelle versioni precedenti i tiri erano praticamente identici tra loro e non tenevano conto della posizione dell'attaccante rispetto alla palla e se questi era marcato o meno. In FIFA 14 finalmente, sarà possibile tirare di controbalzo, di esterno a giro oppure "sporcare" il colpo qualora il giocatore arrivasse lungo sulla palla. La protezione della sfera da gioco si arricchisce della pressione del trigger sinistro per una maggiore efficacia, caratteristica che si sposa con quella che probabilmente sarà la maggiore novità di FIFA 14 in termine di gameplay: la riscrittura del sistema di animazioni. Denominato "Precision Movement", questo cambiamento è stato dettato dalla volontà da parte degli sviluppatori di rendere i movimenti dei giocatori e il possesso palla più credibili e realistici rispetto al passato. Laddove infatti fino a qualche anno fa le animazioni venivano perpetuate in toto a scapito della reattività dei giocatori, per poi essere state rese più coese a scapito di una rappresentazione visiva credibile, in FIFA 14 Electronic Arts vuole coniugare entrambi gli aspetti grazie ad un sistema più evoluto che è stato sviluppato nel corso degli ultimi due anni. Gli esempi che ci sono stati mostrati hanno evidenziato effettivamente dei cambiamenti molto vistosi, ad esempio in relazione alla corsa dei giocatori e dei movimenti del corpo in fase di accelerazione e decelerazione, dribbling più belli da vedere e realistici, cambi di direzione meno immediati come accade su un vero campo di calcio. Dulcis in fundo, i calciatori sembrano "fluttuare" meno nell'aria quando corrono e camminano, grazie alla tecnologia denominata "Two Steps Locomotions". Il risultato, pad alla mano? Inizialmente spiazzante, un po' alla stessa maniera di quando abbiamo preso confidenza con la difesa tattica in FIFA 12. La palla rimane meno attaccata al giocatore, non è possibile fare (troppo) i fenomeni a centrocampo ma bisogna difendere la palla oppure smistarla velocemente. Dal punto di vista visivo il tutto appare più realistico e credibile, le animazioni si collegano ancora meglio tra loro e i giocatori sono più "attaccati" al terreno, muovendosi in maniera dinamica e credibile. Il ritmo di gioco ci è parso più lento e ragionato, ma sicuramente non abbiamo avuto vita facile nell'apprendere una novità che come sempre potrà essere giudicata positiva o meno solo dopo parecchie partite. Da subito invece siamo rimasti convinti delle nuove traiettorie che è possibile imprimere alla palla, e tra tiri di controbalzo, a giro, forti o rasoterra, la varietà sembra essere decisamente migliore rispetto al passato. La demo metteva a disposizione un manipolo di squadre tra le quali il Napoli, il Bayern di Monaco, il Borussia Dortmund, l'Atletico Madrid e il Milan. Dal punto di vista estetico non abbiamo riscontrato grandi differenze al di là delle nuove animazioni; c'è da dire che oramai le console sono state "spremute" per benino e che la versione provata era completa al 60%. Su PlayStation 4 e Xbox One sembra che avremo finalmente una rappresentazione degli stadi degna di questo nome, ma FIFA 14 sarà concentrato soprattutto sul gameplay e su aggiustamenti di varia natura per quanto riguarda carriera, online e le altre opzioni di gioco.

Un FIFA migliore?

Durante la nostra intervista con Sebastian Enrique, che vedrete prossimamente sottoforma di video, abbiamo avuto modo di apprendere ulteriori informazioni sul titolo e abbiamo girato alcune delle domande che tormentano gli utenti più appassionati, come i bug a lungo termine riscontrati in FIFA 13, le nuove modalità, le licenze come la Serie B o la presenza del cosiddetto momentum, ovvero dei presunti script che intervengono per modificare l'esito della partita in maniera innaturale. Partendo dall'ultima questione, Sebastian ha ribadito ancora una volta che in FIFA non esistono in alcun modo delle forzature che spezzano il fluire naturale della partita e quindi l'intelligenza artificiale non interviene in nessuna maniera al di là dei parametri di stanchezza o di bravura del giocatore. Siamo sicuri che molti dei nostri lettori insorgeranno dopo aver letto questa affermazione, ma non è la prima volta che gli sviluppatori smentiscono con forza questa critica. Delle licenze è troppo presto per parlarne (siamo venuti a sapere però che la copertina italiana del gioco mostrerà giovani talenti nostrani), la carriera e le altre modalità godranno di un bilanciamento migliore e di una nuova interfaccia. Gli sviluppatori sono al corrente dei bug e delle segnalazioni che sono arrivate dagli utenti dopo l'uscita del gioco, e le prendono sempre in seria considerazione per risolverle compatibilmente alla loro importanza e al tempo a disposizione. Sebastian è argentino e segue da vicino il calcio italiano e quello europeo, alla domanda se per lui Messi può essere paragonato a Maradona ha risposto con estrema fermezza che tra i due c'è ancora un abisso di differenza e che la Pulce, seppure fortissima, deve ancora dimostrare tanto e far capire di poter vincere qualcosa di importante anche quando i propri compagni non sono il massimo, come ha fatto il Pibe de Oro. Questo preambolo per parlare dell'atmosfera di contorno alle partite in FIFA 14, argomento che sta molto a cuore al producer del gioco, tenendo presente però che il tempo di sviluppo è limitato e la prima cosa da curare è il gameplay. Di FIFA 14 vedremo e sapremo ancora di più all'E3 di Los Angeles e alla GamesCom di Colonia, come da tradizione, e come voi siamo molto curiosi di poter mettere le mani la prima volta anche sulla versione per la prossima generazione di console. FIFA 14 - Videoanteprima


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