Beh in quel locale, quello che noi consideriamo un po' nostro, da quante serate ci abbiamo passato, da quante volte ci siamo seduti sulle sue panche e da quante volte abbiamo ordinato ORECCHIETTE DELLA LELLA ...beh dicevo, in quel locale, non andiamo più da tempo, per lo meno non più spesso di un cambio di stagione. Ci presentiamo con pantaloncini e infradito per poi ritornare con impermeabile e pashmine!!!!
Dall'arrivo di Cestino le cose sono cambiate, e non parlo del menù, che ha subito, sempre e solo, flessioni positive, ...le cose sono cambiate per noi, perché, chi ha prole lo sa, mangiarsi una pizza, non dico in tranquillità, ma in maniera decente, è un'impresa a volte titanica.
Spesso vengo "rimproverata" sul perché non esco praticamente più, (per uscire s’intende libera e spensierata, senza prole al seguito e senza orologio al braccio), sul come mai una birra alle dieci di sera è un tabu, e sull'inspiegabile motivo dell'abolizione del cinema. A me scappa sempre un po' da ridere, soprattutto se il “rimprovero” viene da chi è single e intenzionato arimanerci per tutta la vita. Non mi dilungo mai in spiegazioni, io (è un rafforzativo) so che le cose sono cambiate e mi va bene così. So che andare al ristorante e rimanerci per un paio d’ore, non è concretamente possibile né, giustamente proponibile, a chi, per mangiare, ci mette un quarto d’ora netto. So che, se la serata deve essere piacevole per tutti, devo optare per un posto “su misura” o attrezzarmi per l’intrattenimento e so che, forse e tutto sommato, è meglio cambiare strategia.
Tutto questo, (si era solo un preambolo!!!), per dire che da due anni a questa parte, da noi va molto di moda la cena in casa, nostra intendo, con amici al seguito. Possibilmente di sabato sera, perché la domenica è, di “sbraco totale” e preferibilmente con un menù facile facile, pizza da asporto nella maggior parte dei casi.
La cosa non è in realtà molto semplice da organizzare, perché tra zona giorno e zona notte, calpestiamo a mala pena i 90 mq., e scarseggiamo anche nella lunghezza del tavolo da pranzo e nel numero delle sedie…però abbiamo un “grande” divano e un accogliente camino, che si sa, fa sempre atmosfera, e soprattutto, abbiamo la leggerezza di goderci un buon piatto, quattro chiacchiere e un bicchiere di vino, senza dover correre, muniti di retino, tra i tavoli di un ristorante. Cestino ha il suo spazio, ha i suoi tempi, i suoi giochi e perfino i suoi amici, noi le nostre risate ubriache, i nostri ricordi al passato remoto e le nostre speranze per il futuro….compresa quella di poter ri-dire prima o poi : “Mi scusi, posso avere il menù???”…..
P.S. Nel frattempo imparo nuove ricette!!!