Anna è contenta, la scuola
non le fa più venire il mal di pancia. A volte
sotto il sole, riparandosi gli occhi, inclina
un poco la testa per vedere
le foglie del cortile che risplendono.
Anna solo ogni tanto il mal di pancia
le viene se pensa.
A che pensa Anna?
Anna la ricreazione si sta tutti insieme,
i professori non le fanno più paura.
Quando la chiamano, Anna si tocca le gambe
pensa, tocca a me, parla, non ha più paura.
Solo, alle volte, sospira profondo
nell’ora di geografia, la sua compagna
di banco se ne accorge, le mette una mano
sulla gamba, le sorride. “Anna che pensi?”
non glielo chiede più.
Anna torna a casa con un passaggio
non necessario, è per la compagnia
nella macchina, si stringe con le parole
degli altri, degli altri non ha più paura.
Anna le viene voglia di ridere quasi sempre
senza sapere perché, e ride e quando ride
gli angoli si sollevano della bocca e quell’aria
assorta un po’ triste concentrata
le passa come un’ombra
che non c’è stata mai.