La tua anima divisa da te stessasi arrampica, e cade, e non sai dove,forse nascondendosi in un bastimento a vapore.Ragazza, con una rotula rotta, mi dicicose talmente nobili e belleche mi sento un eroesia a perderle che a ritrovarle.Poco importa quale disastro si producete ferita, la tua musica ferita, distrutta:le tue piaghe saranno il tuo trionfotutte le tue frecce faranno centroe canterai con dolcezza: «Oh, mare affamato, quanta fame di mare ho».
Versione liberissima e infedelissima del sottoscritto.