Saramago scrisse il romanzo da giovanissimo, ma l’editore non volle pubblicarlo. Sarà “il libro perduto e ritrovato nel tempo” come lo definiva lo stesso Saramago che quando, poi, nel 1993 ricevette la proposta per la pubblicazione rifiutò categoricamente.
Il libro esce con la prefazione della vedova di Saramago, Pilar del Rio che anticipa già in prefazione che sarà un regalo per chi già conosce lo stile inconfondibile dello scrittore, ma anche per tutti i lettori che vogliono trovare una “porta d’ingresso” sul mondo narrativo dell’autore.
“Lucernario” e’ ambientato negli anni ‘40, durante la dittatura salazarista in Portogallo, e racconta le vicende degli inquilini di un palazzo in un quartiere popolare di Lisbona.
Un universo di mantenute, mogli tradite e dolenti, uomini sconfitti dalla vita che hanno rinunciato al futuro a cui fanno da contrappunto gli inserti del diario di una giovane sognatrice.
I personaggi di questo racconto conducono vite molto semplici, marcate da una profonda tristezza, ma sono anche dei sognatori, subiscono l’atmosfera cupa di quegli anni.
Sono gli ideali di Abel, giovane intellettuale libertario, figura paradigmatica del contesto politico e sociale di quegli anni, a dare voce alla forza della speranza verso il futuro e alla volontà di smarcarsi da certi conformismi.
“Ho la sensazione che la vita sia li’, dietro una tenda, a farsi grasse risate dei nostri sforzi per conoscerla. Io voglio conoscerla!”.