gli voglio buttar giù dei versi abbraccio
di quegli con parole in mescolanza
e in ogni verso "gli" ci metto o taccio
io che di sbagli ne ho fatt'abbastanza
come la peste scansa gli sbadigli
agli altri lascerai la sora noia
e coccola i fetenti dei tuoi figli
son tuoi germogli altro che la soia
quello che conta è che non te la pigli
cogli una rosa e una verbena odora
vivi di faccia e scansa i nascondigli
guarda la trave e la pagliuzza ignora
è questo quel che dico a egli gli
cura gli amici e tutto s'avvalora.
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Il testo aderisce alla campagna anomala lanciata da
A me mi a sostegno di A te ti (Sonupueti) votabile qui.