Ora il problema non è il calendario di Toscani. Anche se chiamare in causa Mapplethorpe è davvero azzardato, solo perché non gli è venuto in mente Courbet, suppongo. Anche se, a pensarci bene, dubito che Mapplethorpe si sia fatto sponsorizzare i suoi lavori da un consorzio di pellame. Toscani, che rivendica con orgoglio il fatto di non essere un pubblicitario, se davvero erano anni che lo sognava un calendario così poteva farlo anche senza sponsor, o no? Comunque, dicevo, il problema non è questo, ma tutto il corollario, da Crepet a Sgarbi, passando per la signora Ripa di Meana, con la loro filosofia spicciola, che divide il mondo in fighe di legno e donne scopabili. Meglio se con il sostegno e il patrocinio del PdC. Nauseanti.
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