Ci ho pensato. Lo ammetto. Stavo cadendo nel giochino della democrazia, che tutti devono poter dire la loro. Sì, finché non fai del male a delle persone. Finché non ferisci. Finché non istighi alla violenza e al suicidio anche se ti nascondi dietro a della cartaccia che chiami libro e dietro a un simbolo che chiami religione.
Poi per fortuna mi sono scossa….ho ricordato i miei diritti, ho smesso di negarli. Siamo come gli ebrei. E chi manifesta contro il nostro amore è come un nazista perché noi non facciamo male a nessuno. Chi manifesta contro il modo di essere di altri esseri viventi è nazista, Ed è fuori, completamente fuori, dal cristianesimo. E quindi dovevo scrivere questo post per dire che anche se non avrei fatto tutta questa pubblicità a questi jihadisti cattolici (da non confondere con tutti i cattolici, questo Papa per primo per fortuana) sono dalla parte di chi li ha contestati. Lo capisco. Chiedo solo una cosa. Chiedo che ogni protesta, ogni manifestazione sia fatta in modo pacifico e ironico per non dare adito ad alcun ribaltamento di prospettiva. Noi siamo i giusti, noi siamo i buoni, noi siamo le vittime. Loro vorrebbero essere i carnefici giustificati da un pensiero unico, ma per fortuna il Paese (e la Chiesa di papa Francesco) è migliore di loro e non dobbiamo lasciare nessuno spiraglio che consenta alle due cose di mischiarsi.
p.s. sono pronta a pagare l’avvocato del “nazista dell’Illinois” arrestato dalla Digos.