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A Forum condotto da Rita Dalla Chiesa una partecipante scatena la bufera. La città dell’Aquila contro la conduttrice

Creato il 28 marzo 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

A Forum condotto da Rita Dalla Chiesa una partecipante scatena la bufera. La città dell’Aquila contro la conduttrice
Rita Dalla Chiesa: “Come mai, dal momento che abitate tutti e due a L’Aquila avete idee così contrastanti?”
Marina di Popoli: “Io ci vivo e dico la verità, è successo il terremoto, subito sono arrivati i soccorsi, hanno messo le tendopoli, poi hanno consegnato le case con giardino e garage. 300-400 sono in hotel ma perché ci vogliono restare”.

Ci vuole proprio niente per scoprire che Marina di Popoli è una figurante, che a sua detta sarebbe stata pagata 300 miseri Euro per recitare un copione. In realtà l’ultimo bollettino abruzzese sulla popolazione assistita, aggiornato al 22 marzo, stima che ci sono ancora ben 1.112 persone costrette loro malgrado a vivere negli alberghi di 4 province. Venuto a galla che Marina Villa ha mentito a tutto spiano, la protesta rimbalza subito su Facebook nonché su YouTube dove è possibile vedere e sentire Marina di Popoli con Rita Dalla Chiesa che le tiene (inconsapevolmente?) bordone.  Contro Rita Dalla Chiesa, che durante la sceneggiata con Marina Villa ha chiesto un applauso per Bertolaso, la rabbia e la più che mai giusta indignazione degli italiani che non ci stanno a farsi prendere per i fondelli.

Tuttavia il dubbio s’insinua forte e prepotente nella mente della gente pensante: possibile che Rita Dalla Chiesa sapesse che Marina Villa mentiva in maniera oltremodo spudorata a proposito della città dell’Aquila e delle sue condizioni di vivibilità? Il sospetto nasce spontaneo: qualcuno vuol forse gettare fango su Forum e la sua conduttrice? E se sì, perché? Ma e ancora: com’è possibile che  una figurante riesca a finire bella bella davanti alle telecamere dicendo peste e corna di tutti e tutto?

L’assessore alla Cultura dell’Aquila, Stefania Pezzopane, subito scrive a Rita Dalla Chiesa: ”Le scrivo, da donna a donna, in ragione della stima che da sempre nutro nei suoi confronti, come persona e come professionista, nella certezza di trovare riscontro e comprensione. Lei, da persona che ha avuto un’esperienza così forte del dolore, potrà comprendere il disagio mio e di tutti i cittadini aquilani, dopo la puntata di Forum andata in onda ieri.
Durante la trasmissione persone che, mi risulta, nulla hanno a che vedere con L’Aquila, hanno parlato della situazione attuale, facendone un quadro distorto e assolutamente non veritiero. Noi tutti che, a due anni dal sisma, di cui a giorni andremo a commemorare l’anniversario viviamo quotidianamente il dramma e la desolazione di vedere la nostra città distrutta e abbandonata, ci sentiamo offesi e presi in giro. La nostra, oggi, è un’esistenza precaria, in case provvisorie e scuole provvisorie, senza i nostri luoghi, i nostri spazi, la nostra stessa identità di comunità che fatica a ritrovarsi.
Gli anziani giocano a carte sotto le pensiline degli autobus e i bambini hanno, come spazio di gioco, solo i centri commerciali. L’economia è al tracollo, l’occupazione in affanno e temiamo che i nostri giovani abbandonino la città se non partirà la ricostruzione, non solo quella strutturale, ma anche quella sociale ed economica… come amministrazione comunale facciamo il possibile e anche di più, ma non è facile senza una vera autonomia, poiché il potere di decidere è nelle mani dei commissari, e senza certezza di fondi, che arrivano con il contagocce anche per l’assistenza alla popolazione.
La città che vive quotidianamente tutto questo, con famiglie che hanno perso il lavoro e devono pagare i mutui sulle case crollate, si è sentita ferita e vilipesa”.
La Pezzopane ha quindi invitato Rita Dalla Chiesa ”a venire all’Aquila per vedere con i suoi occhi come si vive qui e che cos’e’ stato il nostro terremoto; sono certa che il suo sguardo di giornalista acuta e intelligente e la sua sensibilità di donna sapranno cogliere e comprendere la realtà dei fatti e restituire la giusta verità al nostro dramma”.

E sul quotidiano La Repubblica, in una intervista di Giuseppe Caporale, Marina Villa, la figurante di Popoli, tenta invano di difendersi: “Ma che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta. Ma che pretendono. Io non c’entro nulla. Ho chiesto di partecipare alla trasmissione e quando gli autori hanno saputo che ero abruzzese, mi hanno chiesto di interpretare quel ruolo. Mi hanno spiegato loro quello che avrei dovuto dire. Mi hanno dato 300 euro. Come agli altri attori. Anche Gualtiero, che nella puntata interpretava mio marito, recitava. Lui è un infermiere di Ortona. Hanno scelto un altro abruzzese per via del dialetto”.

Mentre Marina Villa recitava la parte per cui sarebbe stata pagata, Rita Dalla Chiesa interviene chiedendo un esplicito applauso per Guido Bertolaso: “Dovete ringraziare anche Bertolaso che ha fatto un grandissimo lavoro”. L’applauso scrosciante parte bello forte, mentre Marina Villa prosegue a recitare il copione che lei dice le è stato assegnato: “Inizialmente hanno messo le tendopoli, ma subito dopo hanno riconsegnato le case con giardino e garage. Sono rimasti 300-400 che sono ancora negli hotel e gli fa comodo. Stanno lì a spese dello Stato: mangiano, bevono e non pagano, pure io ci vorrei andare”.

La puntata di Forum del 25 marzo ha sollevato una bufera; e oggi, 28 marzo, la conduttrice, attraverso il programma da lei condotto, dà la sua versione dei fatti: “Quando qualcuno scrive a Forum per intervenire viene sottoposto a un provino e lo registriamo: la signora Marina ha detto di essere di Popoli, paese vicino a Onna, di aver chiuso il suo negozio di abiti da sposa lesionato dal terremoto, di aver subito danni all’abitazione, di aver perso i vicini di casa, di abitare in un modulo abitativo dopo aver vissuto per un anno in un furgone. Dice di essere separata da 7 anni…
Ha dato delle sue personalissime opinioni sulla ricostruzione de L’Aquila: una città che, con la sua bellezza, di certo non può essere ricostruita in tempi brevi, purtroppo. E mentre la signora parlava, mi sono arrivate email che le davano ragione, altri che mi hanno chiesto di leggere le proprie testimonianze… Io non so se siamo capitati in mezzo a una diatriba politica, di cui a noi non interessa nulla e nella quale non vogliamo entrare. Non ci interessa la politica, non ne facciamo, ma non accetto gli insulti, tanto più che molti non hanno visto la trasmissione di venerdì mattina.
Gli aquilani non possono sapere che per 15 giorni abbiamo fatto da ponte tra protezione Civile, autorità e territorio, anche coordinando gli aiuti. Attraverso le mail siamo riusciti a costruire una rete per convogliare gli aiuti: è partito anche un nostro tir, abbiamo spedito peluche, abbiamo fatto una raccolta con Mediafriends Onlus… Ho chiuso lo puntata dicendo che non essendo lì non sappiamo qual è la vera situazione. Noi non mettiamo il bavaglio a nessuno, ma non accetto che mi diciate ‘Vergognati’, non accetto che venga messo in mezzo il nome di mio padre, che in questa storia non c’entra nulla. Non ci interessa la politica. Il passaparola su internet e su Facebook contro di noi è stato assolutamente crudele“.

E’ possibile imputare una qualche colpa a Rita Dalla Chiesa? Forse sì, quella d’aver chiesto l’applauso del pubblico per Guido Bertolaso, giacché Rita Dalla Chiesa ha specificato di non fare “politica” nel suo programma.

Gravi e non scusabili sono gli attacchi portati alla signora Rita tirando in ballo suo padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che merita tutto il rispetto possibile da parte di tutti gli italiani, perché davanti a un uomo grande come lui ci si può solo levare il cappello e tenere rispettoso silenzio.


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