‘A genovese ‘e purpo. In cucina tra tradizione e innovazione

Creato il 01 marzo 2016 da Vesuviolive

Foto da pianetacucinaeisuoisatelliti.ifood.it

Quando si parla di cucina e ricette, l’aspetto fondamentale da non trascurare è la creatività, le regole sono fondamentali è vero, ma ogni tanto un colpo di fantasia e novità non guasta affatto.

Al Sud, l’essere creativi è una dote innata, specialmente quando bisogna mettersi ai fornelli, e allora ecco che nascono nuove ricette o rivisitazioni di quelle classiche, capaci di stupire chiunque regalando profumi e sapori insostituibili che oscillano tra la tradizione e la continua innovazione.

Uno dei piatti simbolici della città di Napoli è la pasta alla genovese, un trionfo di cipolle, carote e sedano che abbracciano e insaporiscono dei deliziosi bocconcini di carne dando vita ad un sugo a dir poco paradisiaco, un primo piatto che si aggiudica di diritto, un posto tra le pietanze migliori e sicuramente indimenticabili, chi non ha mai sentito parlare in modo sognante, della pasta alla genovese? Quello che non sapete però è che proprio per questo classico della cucina napoletana vi è una variante insolita ma ugualmente sublime che abbandona la presenza della carne per far spazio al pesce, per la precisione il polpo, anche lui molto utilizzato e amato dai napoletani.

‘O purpo all’insalata, ‘o purpo alla Luciana, sono pietanze che spesso vengono servite non solo in casa ma anche ai tavoli dei migliori ristoranti, ma noi oggi vogliamo proporvi la versione innovativa del polpo, con una ricetta unica che farà impazzire i vostri ospiti, ‘a genovese ‘e purpo. Vediamo insieme cosa occorre e come si prepara questa ricetta.

-Ingredienti:

  • 1 polpo da circa 500 g
  • 5 cipolle medie
  • 2 carote
  • 2 gambi di sedano
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • pasta corta (tipo ziti spezzati o paccheri)

-Procedimento:

Per prima cosa lavare accuratamente il polpo tagliarlo a pezzetti, lavare bene il sedano, le cipolle e le carote sbucciate, tagliare il tutto minuziosamente in modo da ottenere un trito, avendo cura di non mischiare ancora gli ingredienti.

In una padella aggiungere un paio di cucchiai d’olio e far soffriggere la cipolla e il sedano, a cui aggiungeremo il polpo lasciandolo insaporire ancora un paio di minuti nel soffritto. Mescolando con cura aggiungere lentamente il vino bianco lasciando sfumare, e in ultimo aggiungere le cipolle precedentemente sminuzzate, aggiustare di sale e un pizzico di pepe, coprire la pentola con coperchio.

Lasciar cuocere per circa un’ora e mezza, a fiamma molto bassa e controllando spesso che il sugo non bruci ma si asciughi bene.

Una volta  pronto il polpo alla genovese, il gioco è fatto, bisognerà solo far bollire in una pentola alta abbondante acqua salata per cuocere la pasta, attendere il tempo di cottura e condire con il sugo del polpo, per portare in tavola un perfetto matrimonio tra tradizione e innovazione.