A gentile richiesta

Creato il 04 settembre 2010 da Renzomazzetti

LETTERA A OCCHETTO

La tua iniziativa, al di là di una maggioranza al Comitato Centrale e al 19° Congresso, è totalmente fallita in semplice e orrido suicidio di un Partito campione di democrazia e di libertà quale è stato il Partito Comunista Italiano. L’ideale o l’utopia o, come la si voglia chiamare, l’ideologia comunista, anche visto i fallimenti all’Est, non è vero che è di per se stessa maligna. Alla umanità non deve essere tolta la speranza che il sistema capitalista e l’imperialismo siano immortali e che lo sfruttamento coloniale della natura non abbia alternativa costruendo, se pur sulle sconfitte, una società veramente socialista. Senza tener di conto del falso orgoglio borghese ma dell’interesse generale degli ultimi, è ora che tu rassegni le dimissioni da Segretario Generale del Partito Comunista Italiano. Questa è la proposta che ti rivolgo perchè le tue dimissioni non saranno il toccasana di tutti i mali, ma certamente creeranno un clima nuovo ( se pur nella estrema confusione nella quale il Partito è stato gettato dal novembre 1989 ), con il quale lavorare prendendo come base le idee e proposte per il programma prodotto dall’Ufficio del programma. Tentare così di riunificare i comunisti coloro i quali ancora hanno la fortuna di avere un’ideale e che, malgrado le sconfitte, ancora vogliono lottare nel Partito nuovo di Togliatti, “ aggiornato “ da Berlinguer, rifondato in “ Comunisti Democratici “ con il 20° Congresso. E’ indispensabile che la scellerata iniziativa per dare inizio – e dai fatti abbiamo visto: rinnegando se stessi; il vergognoso comportamento sugli avvenimenti del Golfo – alla fase costituente per una nuova formazione politica non comunista sia corretta, con l’avvio della fase di ricerca della “ Terza via “; “ della via italiana al socialismo “ di Togliatti costruendo la rifondazione del Partito Comunista Italiano.

Ti saluto

Renzo Mazzetti

San Romano lì, 12 ottobre 1990

Caro Renzo,

lottare per una società più giusta ed onesta è l’obiettivo primario di una grande forza della sinistra. Non vogliamo svendere nulla, né omologarci al sistema di potere dominante, bensì ricollocare la nostra tradizione in modo da cogliere e valorizzare ciò che è più vitale e attuale del nostro passato, affrontando le sfide che il presente ci lancia e il futuro ci prepara. In una fase così delicata e difficile per la sinistra, come segretario di un partito, che tanto ha dato alla democrazia del nostro Paese e che ha rappresentato un punto di riferimento per le forze progressiste in tutto il mondo, sento forte il dovere e la responsabilità di lavorare con determinazione perchè niente vada perduto e dalla grande pianta della sinistra nascano nuovi frutti. Questo è l’obiettivo difficile ma esaltante cui mi sono profuso e che,se il partito tutto, i suoi militanti lo vorranno, intendo portare a compimento.

Un saluto cordiale

Achille Occhetto

Roma, 29 ottobre 1990

IL PARTITO

Il Partito è un uragano

denso di voci flebili e sottili

e alle sue raffiche

crollano i fortilizi del nemico.

La sciagura è sull’uomo solitario,

la sciagura è nell’uomo quando è solo.

L’uomo solo

non è un invincibile, guerriero.

Di lui ha ragione il più forte

anche da solo,

hanno ragione i deboli

se si mettono in due. Ma quando

dentro il Partito si uniscono i deboli

di tutta la terra

arrenditi, nemico, muori e giaci.

Il Partito è una mano che ha milioni di dita

strette in un unico pugno.

L’uomo ch’è solo

è una facile preda,

anche se vale

non alzerà una semplice trave,

nè tanto meno una casa a cinque piani.

Ma il Partito è milioni di spalle,

spalle vicine le une alle altre

e queste spalle portano al cielo

le costruzioni del socialismo.

Il Partito è la spina dorsale

della classe operaia,

il Partito è l’immortalità

del nostro lavoro.

Il Partito è l’unica cosa che non tradisce.

VLADIMIR MAJAKOVSKIJ


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