Saeed spacciatore di pochi scrupoli che fornisce droga la padre di Arash gliela toglie in nome dei debiti che il padre ha , ma incontra una misteriosa ragazza che lui tenta di sedurre.
O forse è il contrario, la ragazza che indossa un lungo chador nero in realtà è un vampiro che succhia il sangue ai derelitti e un delinquente come Saeed è perfetto per essere vampirizzato e derubato.
Restituisce la macchina ad Arash e lui si innamora di lei a una festa in maschera.
Lei non sa che cosa fare, il suo è un istinto predatorio e lui le offre il suo collo su un vassoio d'argento, ma è anche attratta da lui, in fondo il sangue può cercarlo in altra maniera.
Una cosa è certa, devono abbandonare Bad City...
Ok se fino a qualche tempo fa mi avessero detto che tra le mie visioni si sarebbe inserito un film di vampiri iraniano, recitato in persiano, ebbene lo avrei escluso in maniera categorica.
E invece...non c'entra l'alcool o qualche erba proibita...ho appena visto un film di vampiri persiano, recitato in persiano in cui il protagonista è un vampiro. Donna.
Quindi un bel calcione agli estremisti e agli integralisti religiosi, un film in cui la donna è il cardine di tutto.
Se andiamo a vedere i credits c'è però qualcosa che non quadra: tra i produttori c'è Elijah Wood, è girato nei dintorni di Los Angeles, è di fatto una produzione americana fatta da attori iraniani ( o come minimo di origine iraniana) e diretta da una regista persiana trapiantanta negli USA, Amy Lily Amipour che , dopo una caterva di corti, esordisce finalmente nel lungometraggio.
A Girl Walks Home Alone at Night è un film che è riduttivo definire horror.
Girato in un bianco e nero molto contrastato, parecchio stiloso, stracolmo di citazioni intelligenti e mai pedanti , è una storia d'amore in cui il vampirismo è parte fondamentale ma viene raccontato cercando di sottolineare la sua aura romantica e decadente più che la carica orrorifica , di tensione e di paura.
Si può fare un bellissimo film appartenente formalmente al genere horror ma senza uso ed abuso di sangue e frattaglie e il film di Amy Lily Amipour ne è la testimonianza sfavillante.
Ambientato in un non luogo di perdizione , una Bad City che riecheggia da vicino una versione live action della Sin City milleriana, è un film che sceglie più il silenzio e la suggestione che i dialoghi , ridotti all'osso , o la suspense spicciola fatta di trucchi beceri per innalzare la soglia della paura.
Situata proprio lì dove il confine del western finisce, appena fuori delle sue colonne d'Ercole.
Amy Lily Amipour è regista cinefila e si vede, come si vede dalle sue foto che si specchia nella protagonista, Sheila Vand, bella ma di una bellezza intensa e sfuggente, ragazza emancipata , molto hipster che però non rinuncia al suo chador quando nella notte si aggira per le vie deserte della città alla ricerca di prede.
Un vampiro con lo chador, abbigliato un po' come il Belfagor del famoso sceneggiato francese anni '60, ma accompagnato da un senso di colpa che le impedisce di predare un ragazzo come Arash, conosciuto a una festa in maschera in cui lui, ironia della sorte , impersonava il vampiro supremo, Dracula.
Così come è dannatamente puccioso quel gattone che accompagna i due nella loro fuga e nella loro improbabile storia d'amore.
Già, una storia d'amore tra una vampira e un umano.
Ricorda qualcosa?
Ebbene si , ricorda uno dei più bei film sui vampiri di questi ultimi anni, Lasciami entrare.
E questo film ci è entrato, nel mio cuore.
PERCHE' SI : un film di vampiri originale, stilosissimo, protagonista che non si dimentica tanto facilmente , ottima fotografia in bianco e nero
PERCHE' NO : il fan puro e crudo dell'horror forse si annoierà, di sangue se ne vede veramente poco
LA SEQUENZA : il primo incontro con il bambino e l'uso dello skateboard, la sequenza con loro due in macchina e il gatto in mezzo a loro.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
si può fare un film americano recitato in persiano scritto , diretto e recitato da persiani trapiantati negli USA
Il filone dell'horror vampiresco ha un nuovo modello da seguire
Sangue e frattaglie in un horror possono essere accessori non indispensabili
Vorrei sapere che cosa penserà l'ayatollah di turno dopo aver visto questo film.
( VOTO : 8 + / 10 )