L'ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci,è accusato di essere stato il promotore della presunta associazione per delinquere al centro dell'indagine della procura perugina. Il «re o lo zar» come viene definito nel capo d'imputazione.
Al centro dell'inchiesta assunzioni, stabilizzazioni di precari, avanzamenti di carriera e aste di beni immobili. Nel periodo in cui il Comune di Gubbio era guidato dal sindaco Goracci e dalla vice Maria Cristina Ercoli, anche lei arrestata. Gli interrogatori di garanzia sono in programma tra domani e giovedì davanti al gip di Perugia che ha emesso le misure cautelare. Per tutti il giudice ha comunque disposto il divieto di incontro con i difensori e sull'inchiesta viene mantenuto il riserbo assoluto.
L'avvocato Franco Libori, difensore di Goracci, ha spiegato di non conoscere ancora nel dettaglio le accuse mosse al suo assistito. «Il gip ha infatti disposto - ha aggiunto - il divieto di incontro con il suo difensore per cinque giorni». Nell'ambito dell'indagine il magistrato titolare del fascicolo e i carabinieri si sono recati stamani negli uffici del Consiglio regionale ma non si conosce al momento per quale attività.
Riguarderebbe una presunta vicenda di malversazioni per assunzioni al Comune di Gubbio l'indagine che ha portato all'arresto del vicepresidente del Consiglio regionale umbro Orfeo Goracci, ex sindaco della città, e all'esecuzione di altre otto ordinanze di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari. Nel novembre scorso Goracci venne raggiunto da un avviso di garanzia. Ribadì però fin da subito la sua estraneità ai fatti e la fiducia nella magistratura.