«Quella tra Maometto e A’isha, la più giovane delle sue mogli, è una storia d’amore e di fede. Eppure il romanzo che la racconta ha scatenato le ire dei fedeli musulmani.» - Vanity Fair
Il motivo sta nella sacralità di queste figure fondamentali per la storia islamica che diventano intoccabili, proibite.
Alcuni autori occidentali, però, si sono misurati lo stesso con questo divieto e una delle opere che ne ha subito pesanti conseguenze è il libro di Sherry Jones “A’isha, l’amata di Maometto” (Newton Compton, 2008).
In seguito alle intimidazioni, infatti, la Random House decise di non pubblicare l’opera negli Stati Uniti a soli due giorni dalla data di uscita prevista.
La censura è inaccettabile e di certo nulla ha a che vedere con il valore e la qualità del libro, che sono molto alti.
Sherry Jones racconta, con il suo stile fatto di ricerca, di dettagli e di un linguaggio fluido e mai banale, l’infanzia e il matrimonio della sposa prediletta di Maometto, la ribelle, affascinante, selvaggia, guerriera A’isha.
L’autrice ha saputo caratterizzare molto bene i personaggi, soprattutto la protagonista nel passaggio tra la fanciullezza e la maturità, costruendole attorno l’adeguato contesto storico e politico dell’epoca.
Attualizzare troppo le figure centrali del libro, infatti, poteva essere una tentazione molto forte, ma anche un clamoroso errore. Sherry Jones, invece, ha saputo rispettare e utilizzare gli elementi storici a sua disposizione, rendendo la storia realistica ed evitando quelli che io chiamo “effetto santino” ed “effetto omologazione”.
Nel secondo caso, collegato al primo, il rischio è quello di voler a tutti i costi rendere il personaggio stesso “vicino” ai lettori, gettare tra le due parti una sorta di ponte che chi legge può attraversare soddisfatto e, alla fine, riconoscersi totalmente nei protagonisti, come se fossimo tutti uguali, azzerando differenze temporali e geografiche.
Sherry Jones non commette questi errori. Il lettore non si può immedesimare del tutto nella storia di A’isha. Può catturare degli elementi, trovare dei punti di connessione, ma deve limitarsi a osservare, a comprendere una realtà e una cultura diversa ma che ha molto in comune con la nostra.
Questo, però, non è affatto un disagio nella lettura, bensì un arricchimento, la scoperta di un mondo a cui alcuni hanno persino paura di avvicinarsi, che è molto di più di ciò che appare e, di certo, porta con sé problemi ma anche un altissimo livello culturale e una grande Storia.
Vediamo, così, A’isha che a soli sei anni viene promessa in sposa a Maometto, divisa tra il dovere e la voglia di libertà. La piccola vuole combattere, opporsi agli uomini che decidono per lei, inconsapevole che, più forte ancora dell’umanità è il destino.
Si ritrova, così, a lottare a fianco del consorte per la difesa e la diffusione dell’Islam, a seguirlo nella fuga verso La Mecca, a imporsi con la sua tenacia ai nemici dentro e fuori l’harem.
A’isha si guadagna l’amore incondizionato e la stima del Profeta che in lei vede il suo completamento e il porto sicuro dopo aver affrontato pericoli e inquietudini. Alla giovane A’isha, Maometto regala anche gli ultimi istanti di vita, morendo tra le sue braccia che lo accolgono come a volerlo proteggere dall’inevitabile.
Ne emerge un ritratto di un tempo lontano ma vivido e pulsante, di personaggi fieri, forti, a volte ambigui, ma sempre audaci nelle loro scelte.
Un romanzo che consiglio di leggere con mente aperta, perché l’esistenza della Madre dei Credenti non è stata certo quella di un’odalisca sottomessa (lasciamo da parte le immagini restituiteci dall’orientalismo) e, forse, il ruolo che ha avuto in politica e nel privato, potrebbe far riflettere e offrire spunti interessanti anche a noi donne occidentali.
Non è un paradosso, è il potere della Storia.
Written by Francesca Rossi
Trama: A’isha ha sei anni quando viene promessa in sposa a Maometto. Essendo ancora troppo piccola, trascorrerà tre anni chiusa nella sua casa prima di celebrare il matrimonio con il Profeta. Durante questo lasso di tempo e dopo il matrimonio, in attesa della pubertà, A’isha vivrà da reclusa, impossibilitata a vedere qualunque uomo che non sia un suo familiare o lo stesso Maometto. Prigioniera dei propri sogni, A’isha immagina spesso di vivere una vita diversa. In questa esistenza parallela, sposa il suo amichetto Safwan e, per opporsi allo strapotere degli uomini, non esita a impugnare la spada. Sullo sfondo, si agitano gli intensi avvenimenti che caratterizzarono la diffusione dell’Islam, a partire dalla celebre fuga dalla Mecca, quando A’isha è costretta a seguire il Profeta nelle sue battaglie per la diffusione della nuova fede. Ormai A’isha vive nella stessa casa di Maometto e, grazie alla fierezza del suo carattere, gode del rispetto di tutti e dell’amore del Profeta. Non è più una bambina, ma una donna in grado di guidare la fazione che si oppone al cugino di Maometto nello stabilire le regole dell’Islam ortodosso: il culmine di un’avventura di amore e di fede capace di dare un volto e una storia alle figure più importanti del mondo musulmano.
Sherry Jones: Scrittrice e giornalista, è autrice del bestseller A’isha, l’amata di Maometto, che ha provocato scandalo e minacce da parte di gruppi estremisti islamici, e di La sposa guerriera. A’isha e la rivolta islamica, entrambi pubblicati in Italia da Newton Compton.
Titolo: A’isha, l’amata di Maometto
Autore: Sherry Jones
Casa editrice: Newton Compton
Pagine: 410
Data di Pubblicazione: 2008
Prezzo: 9.90
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