L’Istituto italiano di cultura di Istanbul partecipa alla dodicesima edizione della Settimana della lingua italiana, dal 15 al 20 ottobre: e ha messo in calendario una serie di eventi che potete trovare dettagliatamente descritti sul web. Francamente, questo programma mi appare come decisamente povero e male assortito: e i film sembrano inseriti come riempimento, senza alcun criterio facilmente intuibile; quello che gli operatori culturali che rappresentano l’Italia dovrebbero fare, invece, è di scegliere un tema e magari di consultare – anche in modo informale – docenti universitari, artisti, professionisti della creazione e della comunicazione italiani che vivono a Istanbul e in Turchia, così magari da acquisire delle buone idee (di tutti quelli che lo desiderano, non solo di amici e raccomandati): chiedo troppo?
E non è forse il caso di sostituire le bandiere luride che campeggiano su Casa Italia, oltre che le targhe pesantemente ossidate? Neanche i paesi del terzo mondo offrono un’immagine così trasandata! E poi, un pizzico di colore: Casa Italia – sede dell’istituto italiano di cultura, di un magnifico teatro e di altri uffici – è oggi una presenza anonima e grigia, che andrebbe meglio valorizzata con l’affissione di manifesti, programmi delle attività previste, foto. Vitalità al posto dello squallore.
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