A Ivrea, Carnevale tra arance e turismo straniero
Nel periodo di Carnevale, una delle tradizioni più conosciute a livello nazionale è quella che si svolge annualmente nella città di Ivrea, anche conosciuta come “Carnevale delle arance”.
Domenica 2 marzo, dopo il giovedì grasso, inizia il celeberrimo carnevale di Ivrea. L’entrata, di cinque euro, permette di tuffarsi in un mondo che per un giorno si tinge di arancio. Al centro della tradizione, com’è infatti noto, c’è la classica battaglia delle arance. Questa festa ha origini che risalgono al Medioevo, “rimettendo in scena” una battaglia grazie a cui la gente della città si liberò del baronetto. Sin dalle tre di pomeriggio, il centro storico è stato invaso da una coda formata da circa trentamila persone, in un colorato incedere tra chi rappresentava i personaggi storici in costume e quelli con le mani cariche di arance, i cosiddetti “arancieri”, che li fiancheggiavano per poi darsi alla battaglia in città. È stato proprio questo il fulcro della manifestazione, con un pienone che comprendeva anche moltissimi turisti stranieri, incuriositi da questa “bizzarra” tradizione a suon di colpi di frutta. Infatti, è stata raggiunta la maggior quota di turismo straniero degli ultimi anni, che è stato possibile verificare ed apprezzare anche grazie all’uso dei social. Proprio questi hanno reso il Carnevale ancora più internazionale grazie alla condivisione di foto e status, in un ironico mescolarsi di evocazione antica e tecnologia contemporanea.
Per tutto il pomeriggio, il succo rosso delle arance invade le strade di Ivrea; sebbene sia comunque noto che non tutti escono incolumi dalla battaglia, tuttavia è da riscontrare che il 2014 ha avuto “solo” 147 feriti negli stand della Croce Rossa appositamente allestiti in occasione della manifestazione, contro i circa 200 dello scorso anno. Inoltre, anche il passaggio dei carri è avvenuto senza incidenti: la Polizia ha effettuato i test alcolici ai conducenti, e per tutti i 48 guidatori l’esito si è rivelato negativo.