A labrra nude - manera -

Creato il 13 luglio 2010 da Astonvilla

Viene sempre l'ora del ritorno.
E' il patto segreto che rende il viaggio cosi' incantevole e cosi' inutile,imprescindibile e velleitario insieme.
E' l'ombra che la partenza si trascina dietro fin dall'inizio e che ne definisce i tratti; e' il suo prematuro fantasma ed esecutore testamentario,la sua ridicola assicurazione sulla vita.
Dietro,nell'intercapedine che garantisce a quella vita la tenuta stagna,rimane quanto ha attraversato la sfera del tuo possibile,e ti scopri in effetti percorso dalla meta del viaggio e da quanti hai incontrato lungo il cammino.
Tra poco io non saro' piu' qui' e Yox caracollera' ancora tra le percussioni improprie e astronavi immaginarie; Diego Ulises comparira' nella penombra multicolore della megadiscoteca avanese Ache' con la sua nuova preda, fino a che' una non lo mostrera' orgogliosa in qualche salotto di Citta' del Messico o di Madrid; Zulaima Daspaigne chiedera' balbettando a Ochosi,figlio di Yemaya' di proteggere lei e le sue amiche della fiana; a Sabanilla qualche adulto,uscendo dalla bottega di Don Gumersindo,si pavoneggera' con la sua capigliatura brillante di lozioni,laccata e profumata e qualche bambino spezzera' allegramente la punta della matita nella classe di Maday,perche' all'Avana ho messo insieme un pacco di lapis,gomme,quaderni e libri per l'infanzia e un altro di prodotti da parrucchiera,pur sapendo che non risolvono un bel niente.
A Cuba ho trovato in tanti la mia stessa devozione per l'amicizia.
Non ho mai conosciuto un popolo con cui si comunichi cosi' bene,sia con chi se ne andrebbe non importa dove, sia con chi non cambierebbe la propria isola per nessun posto al mondo.
Ho imparato ad amare Cuba e i cubani per quanto hanno di straordinario,senza nascondermene i limiti e le disgrazie
CONTINUA

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