Lanzo Torinese è un’accogliente cittadina situata in provincia di Torino, a ridosso del monte Buriasco. Conosciuta ed apprezzata dai più per i celebri torcetti, biscotti a forma di goccia, e la deliziosa Toma di Lanzo, formaggio di latte vaccino stagionato, conferisce il nome all’insieme delle tre valli che da qui si irradiano, singolarmente chiamate Valle di Viù, Valle d’Ala e Val Grande.
Caratterizzata dalla presenza di una Torre comunale, unico elemento rimasto del castello medioevale distrutto nel 1557, deve la sua fama a una straordinaria leggenda conosciuta da tutti gli abitanti della zona. Poco lontano dal centro del paese si trova infatti il famoso Ponte del Diavolo appoggiato su rocce a strapiombo e formato da un solo grande arco in pietra di ben 37 metri. Secondo la leggenda il suo nome deriva dal fatto che lo costruì il diavolo, con una grande magia, in una sola notte, mentre le impetuose acque del torrente Stura che vi scorre sotto hanno scavato nei dintorni vaste erosioni chiamate “marmitte dei giganti”. Ma andiamo con ordine.
Il ponte si trova proprio dove la vallata diventa più stretta e, attraverso un arco ad una sola gettata, unisce le due sponde del fiume. La curiosità di questa struttura è che il suo disegno e il suo aspetto architettonico, la sua stessa mole lasciano sbigottiti e fanno pensare a un’opera di centinaia di anni fa ideata, si dice in zona, dalla mente di qualche essere prodigioso. C’è chi dice infatti che nel varcare il ponte anche solo una volta si avvertano dei brividi e si senta, insieme al profumo della vegetazione circostante, uno strano odore di zolfo.
E anche se non ci è tenuto sapere se questa sia una pura leggenda o abbia qualche spunto di verità, certo è che il ponte esiste ancora oggi e pare che gli occhi più attendi possano scrutare, attraversandolo, proprio l’impronta del piede di Satana.