Le cosette in questione sono, in ordine sparso: aggiornarmi sulle novità in fatto di musica, politica, blog, attualità, tecnologia, libri. Poi, in seconda battuta, trovare il tempo di leggere i blog, le notizie, i libri in questione, ascoltare la musica in questione, guardare i film in questione, leggere i quotidiani, capire cosa sto leggendo e cercare di farmi una opinione in merito, con gli elementi a disposizione. O leggere opinioni di altri, di persone che reputo in un qualche modo più attendibili, più critiche e che scrivono cose che sento essere più vicine al mio modo di vedere il mondo (facendo economia cognitiva, chè condividere è meno impegnativo che creare). Scrivere il mio blog (questo, per la precisione), pulire casa, andare in posta, compilare il modulo per i ticket sanitari (lo avete fatto?), rispondere alle mail, fare la spesa, avere una vita sociale stimolante (e magari anche sentimentale, ma questo è da inserire tra parentesi, è un'altra storia che merita uno spazio a sè stante), partecipare al partecipabile, aiutare il prossimo, fare il check up delle varie parti del corpo chè ormai non hai più 18 anni, organizzare appuntamenti, aperitivi, viaggi, visite di sostanziale cortesia e quelle di cortese sostanzialità, disincrostare il calcare dei rubinetti e del water, dedicare ai miei tre sport la necessaria costanza e, ai miei quattro hobbies, il loro fondativo entusiasmo maieutico.
Per non annoiarvi, mi fermo qui.
Mi ritrovo a scrivere qualcosa a casaccio, mentre ascolto musica, mentre leggo un libro, sdraiata a testa in giù, impegnata a fare stretching. Pensando alla lista della spesa e a quel film di woodiallen che non ricordo il titolo. Pessima.
Oltre ad avere ovvi problemi a seguire quello che si definisce "filo logico", c'è di bello che mi capita quella cosa strana, detta Serendipità.
Scopro cose impreviste, mentre ne sto cercando altre. E non è cosa da poco, dato che mi risparmio tutto il difficile. Ovvero il sapere cosa sto cercando, fare le domande giuste, sapere dov'è che devo guardare attentamente, il preambolo, il prologo, analizzare bene bene. Di solito è solo così puoi avere qualche possibilità di individuare il presunto bersaglio di partenza. Sulla carta.
C'è da dire che se invece hai le idee un po' confuse sull'obiettivo della ricerca, come nel mio caso, è sempre sorprendente quello che scopri. Quindi va sempre bene. Minimo sforzo, massima resa.
(Sempre un po' per l' annosa e vecchia come il cucco, questione delle aspettative. E del sapersi sorprendere. Anche passati i sette/otto anni).
Oggi ad esempio:
- Cercavo di sincronizzare un po' di cose da I-tunes a I-phone e mi è capitato di riascoltare, casualmente, un album che credo sia un bel po' bello. Loro sono i Beirut e l'album si intitola "The Rip Tide". Il video di Elephant Gun è da vedere.
- Gironzolavo su Google immagini, quando ho visto la nuova campagna pubblicitaria Mercedes Benz. Oltre al fatto che i prodotti Mercedes Benz sono piuttosto fighi, questi disegni paragonano le caratteristiche della vettura a emisfero destro e sinistro del cervello, richiamando graficamente l'idea di completezza, di complementarietà dei due.
Un po' presuntuoso se vuoi, ma di un certo impatto.
Left brain
I am the left brain.
I am a scientist. A mathematician.
I love the familiar. I categorize. I am accurate. Linear.
Analytical. Strategic. I am practical.
Always in control. A master of words and language.
Realistic. I calculate equations and play with numbers.
I am order. I am logic.
I know exactly who I am.
Right brain
I am the right brain.
I am creativity. A free spirit. I am passion.
Yearning. Sensuality. I am the sound of roaring laughter.
I am taste. The feeling of sand beneath bare feet.
I am movement. Vivid colors.
I am the urge to paint on an empty canvas.
I am boundless imagination. Art. Poetry. I sense. I feel.
I am everything I wanted to be.
Mi è venuto di ripensare al mio esame di Fisiologia, nel lontano 2002.
(E al fatto che queste illustrazioni mi sarebbero servite di più allora, che quando dovrò cambiare l'auto).
- Riguardavo alcune fotografie recenti, di qualche domenica fa.
Ci sono eventi che vale la pena di andare a vedere. Di sostenere. Ci sono persone brave, che sono poi artisti. E artista è colui che ha saputo fare della propria passione un lavoro. Da dove deriva l' arte, se non da qui?
Qui, al Ferrara Buskers Festival ce n'erano un sacco. Di artisti, dico.
Quello che creano e trasmettono queste persone è la vera vita vissuta, quello che conta, quello che emoziona e fa sognare, quello che ancora ti tiene sveglio la notte e ti fa sentire la vertigine di un immenso, rivelatore e meraviglioso vuoto sotto di te.
Guardare queste persone negli occhi è come guardarle dritto nel cuore. (O nell'emisfero destro, come preferite).
Preciso lì.
(Foto scaricate da: http://www.ferrarabuskers.com/it/photogallery/)