A LETTO CON LA SCRITTRICE Laura Buizza, Il quarantacinquesimo parallelo,Marco serra Tarantola Editore,2014

Da Gnoma
  Laura Buizza,  Il quarantacinquesimo parallelo
editore: marco serra tarantola anno di pubblicazione: 2014 prezzo: € 18 pagine: 308 genere: thriller isbn: 978 88 6777 080 9 link per l’acquisto dell’opera: http://www.ibs.it/code/9788867770809/buizza-laura/quarantacinquesimo-parallelo.html

Stasera facciamo irruzione nella camera da letto della scrittrice Laura Buizza.
Per prima cosa vorrei chiederle: ama dormire molto? Se non dovesse lavorare o studiare andrebbe aletto tardi, o presto?  si sveglierebbe all’ora di pranzo o all’alba?
In inverno mi attorciglio sotto un caldo piumone e i miei pigiami invernali non sono troppo pesanti.  In morbido cotone, per lo più. In estate, non mi dispiace dormire sotto un fresco lenzuolo, avvolta in maglietta e shorts. La mia camicia da notte preferita è tutt’altro che seria: bianca, ha un largo scollo e Alice raffigurata per intero. L’Alice che vive nel Paese delle Meraviglie, nelle sembianze di un cartone animato.
    Potendo avere una casa grande, vorrebbe dormire in coppia o in stanze singole? Le piace un letto singolo o matrimoniale?
Cosa fa prima di dormire, una volta entrato nel letto? (Leggere, scrivere, guardare la tv,stare al portatile con gli amici, mangiare cioccolatini, pregare, ecc…)
 “Come tutte le mattine da due settimane a questa parte, prima di fare colazione, si infilava un paio di ciabatte, indos­sava una vestaglia color crema e scendeva le scale di corsa, senza prendere l’ascensore, poiché il tempo perso nell’at­tesa della chiamata avrebbe aumentato la sua agitazione. Percorreva il buio atrio d’ingresso, salutando con un cenno della mano l’anziana portinaia dello stabile, la signora Lu­isa, e si fermava davanti alla lunga serie di cassette postali, una per ogni famiglia. Spiava con un occhio l’interno della sua cassetta e, con la stessa espressione disincantata di ogni giorno, si ritraeva indietro e apriva la serratura con la picco­la chiave dorata. Il suo sguardo si spegneva man mano che rovistava nella posta e vi trovava solo volantini pubblicitari”. E un breve passo su cui fantasticare:
“Stretta in un tubino bianco lungo fino al ginocchio, che accentuava la perfezione del suo fisico marmoreo, aveva la schiena completamente nuda, che avrebbe fatto perdere la testa a chiunque avesse osato spingere lo sguardo in quella zona proibita che iniziava dove la schiena finiva. Il bordo della scollatura, in pizzo bianco, esaltava il decolleté ambrato della donna. In mezzo ai seni, che si potevano intravedere, ricadeva una goccia di diamante. Aveva i capelli raccolti in un elegante chignon, che metteva in risalto la nudità del suo collo vellutato. Sulle labbra, lo stesso rossetto rosso Chanel che indossava in ufficio”.
Grazie a lei per questa originale intervista “sopra le righe”! Grazie a lei


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