A lezione di enogrammatologia

Da Winestation @winestation2013

Sembra un complicato parolone. In realtà vuole dire “ciò che si scrive sul vino”. E’ l’enogrammatologia studiata all’Università per Stranieri di Siena per approfondire ciò che viene scritto nelle migliaia di etichette applicate sulle bottiglie di vino. Ne parleremo domani (sabato 18 gennaio) nella nuova puntata di Wine Station, in onda dalla 12,10 alle 13 su Antenna Radio Esse di Siena (clicca qui per seguirci in streaming). Sarà il ricercatore Simone Casini a spiegare la metodologia e gli obiettivi della ricerca iniziata nel 2010 soffermandosi sulla lingua italiana del vino quale elemento dal forte valore simbolico ed identitario. Dopo le parole stapperemo due grandi vini toscani cominciando la “preparazione” in vista degli appuntamenti delle Anteprime di febbraio. Andremo a San Gimignano nell’azienda Teruzzi&Puthod per descrivere, assieme al Direttore ed enologo Alberto Bramini, le caratteristiche della versione base della Vernaccia. Ovvero cosa vuol dire produrla e in cosa si differenzia dalla Riserva. Con l’enologo Emiliano Falsini, invece, ci soffermeremo sul “nuovo corso” intrapreso nella storica azienda Castello di Meleto, dove il legame con il territorio e con i vitigni autoctoni è più profondo che mai. Qui sono tre le diverse interpretazioni di Chianti Classico: l’annata, la selezione e la riserva. Per la tavola ci concederemo una “cena galeotta” presentando l’appuntamento di venerdì 24 gennaio nella Casa Circondariale di Volterra quando sarà protagonista lo chef Angelo Torcigliani del Ristorante Enoteca Il Merlo di Camaiore. Il ricavato della serata, che vedrà protagoniste ricette ispirate al pesce “conservato” ovvero baccalà, acciughe e bottarghe, sarà interamente devoluto a sostegno dell’attività del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per la ricerca sulla Sindrome di Rett.



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