Il corto è prodotto dalla Bloodbath TV, diretto da Adam O'Brien. Adam, negli ultimi 13 anni, si è concentrato sulla carriera cinematografica, partendo come tecnico di scena e seguendo tutta una serie di passaggi fino a diventare regista. In questo lasso di tempo ha fatto di tutto, pur di rimanere vicino alla sua passione: tecnico luci, del suono, assistente alla regia e al montaggio. Insomma, non c'è che dire, la passione non gli manca di certo, e ne abbiamo la riprova nei lavori da lui portati a termine. Cortometraggi, documentari, spot televisivi e, in alcuni casi, anche sceneggiature. Un artista a tutto campo che rispecchia appieno la mia visione di un addetto del settore, che deve essere in grado, se non di fare tutto, almeno di capire anche il lavoro degli altri.
Non so cosa dire sul corto di oggi senza risultare dannatamente di parte o spoilerare troppo su quello che andrete a vedere. In fin dei conti, da vedere, non c'è molto. Tutta la storia si appoggia ad un lungo monologo, in cui intuiamo solo in parte cosa sta per accadere. Un viaggio fatto di parole, uno spaccato di questa società che, senza mezzi termini, mette a nudo quelli che sono i lati peggiori della nostra umanità. I difetti, le nostre vulnerabilità, qui sono sotto attacco. Un attacco che si concluderà nell'unico modo possibile. Una fotografia impeccabile, un gioco di luci e ombre che ricorda le ultime produzioni cinematografiche, fanno di questo corto una perla, un piccolo capolavoro che merita di essere segnalato e ricordato. Un metro di paragone per chiunque voglia cimentarsi in quest'arte!
Ma adesso basta. Vi lascio alla visione augurandovi buon divertimento!