Inizia il nostro ultimo giorno olimpico con la preparazione delle valigie.
All'hotel sono molto cortesi, e sono loro ad offrirci la possibilità di lasciare le valigie.
Ci sentiamo così più liberi per farci un'ultimo giro della città.
Purtroppo ci è mancato di andare a visitare il British Museum. Ci siamo accorti che una settimana è stata un troppo breve per poter coniugare eventi olimpici e visita alla città.
Alla fine restiamo con diverse cose da fare.
Oggi abbiamo solo pochissime ore di tempo, per fare le ultime cose che abbiamo in programma.
Alle 8,30 sono a riconsegnare l'auto presa a noleggio, e usciamo dall'hotel sono passate da poco le 10,00.
Alle 15,00 dobbiamo essere, a Stratford, alla fermata del Bus per l'aeroporto, e dobbiamo anche ripassare dall'hotel per riprendere le valigie, così abbiamo pensato che poteva essere inutile andare al British.
Infatti troviamo il tempo solo per farci un giro ad Harrods, che si trova in una delle zone più ricche ed esclusive di Londra, il quartiere di South Kensington, e davanti al quale eravamo passati un auto ieri sera, di ritorno da Stonehenge.
Ci andiamo in Metro. Sul treno notiamo un babbo con due maschietti, vestiti tutti e tre allo stesso modo. Ma c'è uno dei bimbi che non ne è contento. Sbuffa, fa un po' di capricci, ed ottiene di poter essere un po' diverso, togliendosi la camicia da dentro i pantaloni.
Nonostante ne ho sempre sentito parlare molto, non mi sono mai informato più di tanto su cosa offre.
Francamente mi ero fatto un'idea di un luogo tipo le nostre vecchie "Rinascente". Un grosso negozio multipiano con merci di vario genere.
Conoscevo il loro slogan, "dallo spillo all'elefante".
Sono però rimasto molto sorpreso dal fatto che Harrods è un grande magazzino in cui si trovano solo oggetti e abbigliamento di lusso, e con un servizio molto esclusivo.
Su espressa richiesta di Agnese, l'ultimo pasto a Londra dove essere "italiano". Così siamo tornati alla Spaghetti House su Knightsbridge. Spaghetti al pomodoro per lei, tagliere per me.
In perfetto orario sulla nostra tabella di marcia di avvicinamento alla partenza, alle 13,00 siamo passati a prendere le nostre valigie.
Con il Bus raggiungiamo Oxford Circus dove prendiamo la Metro, la Central per Stratford.
Entriamo, tenendoci, sulle scale mobili, soprattutto adesso che abbiamo con noi le valigie, rigorosamente sulla destra, come indicano peraltro anche i cartelli. Questo perché c'è, e sono in molti, chi usa le scale mobili, come i tappeti mobili, come un agevolatore. Sia in discesa che in salita, molti continuano a camminare sulle scale mobili.
Arriviamo alla stazione di Stratford in un'area per noi nuova, dalla quale ci fanno uscire in una direzione che non conoscevamo, ritrovandoci intruppati nella folla diretta all'ingresso dell'Olimpic Park.
Facciamo presente che noi non abbiamo da andare in quella direzione, ma in quella opposta. Lo fanno anche altri, anche qualcuno dei loro volontari, ma non stanno a sentire nessuno. Ci facciamo una lunga camminata, con le valigie al seguito, fino a che ci permettono di prendere una corsia parallela, che ci permette di tornare indietro.
Abbiamo da prendere un regalo in un negozio all'interno del nuovo centro commerciale di Stratford. Riusciamo a giungere fino al suo ingresso, oltre il ponte che supera i binari e la stazione stessa. Ma all'ingresso vero e proprio troviamo il muro degli addetti al servizio che respingono tutti coloro che non possiedono un biglietto per una delle gare che oggi si svolgono o si svolgeranno all'interno dell'Olimpic Park.
Restiamo un'attimo contraddetti, ma poi mi viene un'idea. Tiro fuori dalla valigia i biglietti della partita di pallavolo che eravamo andati a vedere l'altro giorno e li mostro, sventolandoli un po', ad uno dei ragazzi del servizio. Senza fare molta attenzione, e nessuna storia, ci fa passare.
Ci fermiamo a prendere il regalo, e poi, dato che avevamo ancora un po' di tempo, camminiamo un po' per il centro commerciale.
Arriviamo fino all'ingresso vero e proprio all'Olimpic Park. Qui i controlli dei biglietti sembrano un po' più accurati, ma il nostro problema sono le valigie. Non passiamo per niente inosservati.
Il nuovo centro commerciale di Stratford è senz'altro, e lo avevamo notato seigiorni scorsi, il vero fulcro della festa olimpica londinese.
Il pullman per l'aeroporto tarda un po' ad arrivare, ma arriviamo a Stamsted con sufficiente tempo per sbrigare le varie pratiche per giungere all'imbarco.
Ryanair, come al solito, fa un sacco di storie per i bagagli a mano, e noi ne abbiamo diversi, molti più del consentito.
Aspettiamo ad entrare tra gli ultimi, nel frattempo si era creata un po' di confusione, con gente alla porta a rifare le valigie per poter essere ammesso. Io copro con la felpa lo zaino e la borsetta, e frettoloso passo...
Da Pisa a San Miniato andiamo in treno. Ci porta il Minuetto, uno dei nostri treni più nuovi, simile ad un vagone della Metro.
Si parte bene, ad ogni stazione una voce ed un pannello annunciano il nome del luogo dove si ferma. Ma già a Pontedera il sistema smette di funzionare. Siamo a casa...