Sono a Londra! Quello che mi piace di Londra è: LONDRA, cioè tutto.
Tutto è bello e al contempo tutto è anche un po’ squallido, in questa bella città.
Mentre volavo su Londra sentivo una giovane trentenne mardileña che vive a londra che raccontava a due sconosciute compagne di viaggio quanto è bella Londra, come si vive bene qui, altro che Madrid, che è un inferno (diceva lei).
Io mi stavo zitta zitta, con gli occhi chiusi fuori ma molto aperti dentro, e anche se in alcuni momenti ho sentito il dovere di intervenire nella conversazione e difendere Madriz io non l’ho fatto, perchè alla fine Madriz si difende da sola.
In aereo c’èra anche una signorina con la minigonna, che a un certo punto si è messa i gambaletti contro le trombosi, quelli spessi come un piumone, da mille denari, color carne, e ha iniziato a passeggiare nel corridioio. Non ho avuto il coraggio, la prontezza nè la determinazione di fotografarla, e ne sono amaramente pentita. Vivo nella speranza di reincontrarla venerdì nel mio prossimo volo rumbo Madrid, sempre con i gambaletti.
Poi siamo atterrati, e contrariamente a quanto temevo non pioveva. Meno male, perchè siccome sono Chechi non ho portato l’ombrello, e nemmeno un cappello, e nemmeno un impermeabile ma solo il cappottino di panno che papà ha detto che è bello.
Poi ho preso prima il treno e poi il taxi, e sono arrivata in hotel. E poi sono andata a cena. Il mio hotel sta in una strada che ci sono solo ristoranti arabi, ho mangiato l’humus e mi sono ricordata di quando vivevo a Barcellona con un gruppo di ebrei devastati, che come direbbe la nonna TANN IER BELL.
In queste 3 ore a Londra mi sono fatta già le prime 3 domande (stronze):
-perchè le londinesi hanno i piedi grandi?
-perchè le londinesi hanno la pelle del viso liscia e le braccia piene di brufoli?
-perchè a londra ci si chiede sempre scusa per tutto, con un tono davvero mortificato?
Ora mi riposo, che domani sarà un giorno CHUNGO
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