“per aver offerto all’immaginario di questo Paese un profilo umano ed artistico originale e poliedrico, unico a sintetizzare la sensuale malinconia meridionale di Peppino Patroni Griffi e la magia incomparabile di Eduardo, l’umore spleenetico di Edith e lo sberleffo irriverente di Marlene”
si legge nella motivazione della giuria composta da Giulio Baffi (La Repubblica), Moreno Cerquetelli (TG3), Stefano de Stefano (Corriere del Mezzogiorno), Cecilia Donadio (RAI TG Regione), Titta Fiore (Il Mattino), Diego Paura (il Roma).