MEINA (NO) – Mentre prosegue fino all’11 luglio la Residenza artistica per bambini dai 6 agli 11 anni iniziata lunedì e condotta da Francesca Amat, ci si prepara ad altri nuovi appuntamenti del Villaggio d’artista.
Domani, venerdì 4 luglio, dalle 14.00 alle 16.00 presso la Sala Consiliare del Comune si svolgerà un incontro ad ingresso gratuito sulla danza contemporanea tenuto da Filippo Armati, danzatore e performer svizzero la cui metodologia di lavoro si basa sui principi di coreutica Laban e sulle influenze che questi hanno avuto su altri coreografi del XX secolo (Cunningham, Forsythe, Hauert). Questo metodo si basa sull’isolare i movimenti, sulla composizione istantanea, sulla consapevolezza del corpo e la possibilità di comporre istantaneamente movimenti con continuità.
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Più tardi, alle ore 18.00, al Museo di Villa Faraggiana, sarà invece la volta di una performance che mescola danza contemporanea e teatro-danza, Le Foglie e il Vento, ideata e diretta da Mariachiara Raviola, direttrice artistica dell’Associazione Didee arti e comunicazione.
Lo spettacolo è liberamente ispirato a La Foglia Muriel di Leo Buscaglia ed è già stato proposto al Piccolo Coccia nel mese di maggio, occasione durante la quale ho incontrato il cast: «Lessi il racconto del noto docente italo-americano quando avevo 18 anni. L’idea di ricavarne uno spettacolo è rimasta in incubazione per anni prima di prendere la forma di un progetto concreto, cosa che è avvenuta grazie all’incontro con Aldo Torta della Compagnia Tecnologia Filosofica» spiega la regista. «Entrambi stavamo lavorando, ognuno per conto suo, sul tema della morte e così abbiamo deciso di venirci incontro e di portare avanti insieme un progetto comune, che è sfociato appunto in questo esperimento proposto all’interno di “PerCorpi Visionari” [del quale Mariachiara è ideatrice insieme a Lucia De Rienzo e Antonella Cirigliano, n.d.a.]. Passare attraverso il movimento naturale sperimentato da Aldo nelle sue performances e nei suoi laboratori mi è sembrata la scelta migliore per Le Foglie e il Vento».
La Natura è infatti protagonista dello spettacolo, un racconto danzato per adulti e bambini che, seguendo la vita di una foglia (Francesca Cinalli) e del suo albero (Stefano Botti) e narrando dei cicli della natura e del continuo trasformarsi della vita, è una metafora dell’esistenza. Lieve, delicato, fiabesco, Le Foglie e il Vento ha il potere magico di assorbire totalmente il pubblico nella propria dimensione, coinvolgendolo ed affascinandolo, facendo dimenticare per un po’ di tempo il mondo che sta al di fuori e i suoi ritmi ormai innaturali. Nelle recite novaresi ha riscosso successo fra grandi e piccini; questi ultimi sono stati ovviamente i più partecipi, prendendo parte attivamente alle vicissitudini della foglia e dell’albero.
LE FOGLIE E IL VENTO – Foto di Elisabetta Ajani
Il discorso sulla natura, seppure sotto altri punti di vista, era già stato intrapreso da Tecnologia Filosofica nel corso di performances andate in scena nel centro di Novara a marzo, sempre all’interno degli eventi di “PerCorpi Visionari”. «Peccato che delle tante allieve delle scuole di danza che allora avevano preso parte al laboratorio solo una sia poi venuta a maggio ad assistere a Le Foglie e il Vento» dichiarano Mariachiara e Aldo, che continuano: «Purtroppo, però, non partecipare agli spettacoli è un atteggiamento diffuso da parte dei ragazzi che studiano danza». (Una cattiva abitudine contro la quale la stessa sottoscritta si è espressa più volte qui sul blog…).
L’Associazione Didee – arti e comunicazione raccoglie diverse figure professionali che operano in molteplici campi (coreografico, teatrale, comunicativo, culturale, educativo e preventivo), orbitanti attorno all’interesse principale di divulgazione, promozione e formazione della danza e della poetica del gesto nei suoi significati espressivi, sociali ed artistici.
Con l’ideazione e la realizzazione del Festival La Piattaforma – tetrocoreograficotorinese&co, (dal 2003 il contributo della Regione Piemonte, del Comune di Torino, della Fondazione CRT e dal 2008 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Didee concretizza l’obiettivo di monitoraggio e vetrina delle realtà di danza contemporanea e di ricerca emergenti sul territorio regionale e italiano, e promuove lo sviluppo di reti sinergiche tra gli artisti di differenti codici espressivi e altri progetti di evento e spettacolo.
Tecnologia Filosofica è una compagnia torinese di danza e teatro, formata da danzatori, coreografi, attori, mimi, musicisti, la cui attenzione è rivolta alla ricerca artistica e alla contaminazione tra i generi, con una predilezione particolare per il lavoro sul corpo e sulla presenza, nell’idea di un teatro concepito come atto totale. Il suo studio si colloca su una linea di confine fra teatro e danza, con la figura del danzatore-attore, non solo interprete, ma anche “autore” del suo lavoro.
Una comunità teatrale di artisti a struttura orizzontale, non verticistica, né gerarchica in cui non è prevista la figura tradizionale del direttore artistico. Le linee guida sono definite e orientate grazie a un continuo confronto dinamico all’interno del gruppo, mentre le responsabilità artistiche dei lavori sono stabilite a progetto, sulla base delle urgenze portate dai singoli.
L’apertura all’incontro e lo sguardo esterno di artisti che nel tempo si sono avvicinati al gruppo, completano i tasselli dell’identità della compagnia.
Venerdì, 4 luglio – Ore 18.00 – Museo di Villa Faraggiana, Meina (NO)
Associazione Didee
LE FOGLIE E IL VENTO
Progetto e regia Mariachiara Raviola
Con Francesca Cinalli e Stefano Botti
Paesaggio sonoro Paolo De Santis
Sguardo coreografico Aldo Torta
Produzione Associazione Didee arti e comunicazione e Fondazione Teatro Coccia in collaborazione con Piemonte dal Vivo nell’ambito del progetto “PerCorpi Visionari”
Per bambini e adulti. Costo € 5,00. Prenotazione consigliata.
A seguire ci sarà un momento d’incontro tra gli artisti e il pubblico.
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IN SALE – Foto di Manuela Bernasconi
Sabato 5 luglio, in Piazza Carabelli, alle ore 18.30, si potrà assistere invece ad una performance interattiva audiovisiva di danza urbana, In sale, di e con Filippo Armati e Francesca Cola.
I due artisti riflettono con il loro linguaggio sul tema dell’acqua. Il brainstorming che ha caratterizzato la loro rielaborazione sul tema è partito dalla differenza tra l’acqua dolce e l’acqua salata. Con questa collaborazione italo-svizzera Cola e Armati provano a creare un nuovo luogo della visione e dell’ascolto, cercando di creare nello spettatore-uditore una deriva emotivo-percettiva che gli permetta di entrare in un “altrove” assaporando simbolicamente quel sale che manca.
Sabato, 5 luglio – Ore 18.30 – Piazza Carabelli, Meina (NO)
IN SALE
Di e con Filippo Armati (Svizzera) e Francesca Cola (Italia)
Per ragazzi e adulti.
Percorso con audioguide.
Clarissa Egle Mambrini