A Mezzano gli elementi della natura diventano opere d’arte

Creato il 16 ottobre 2015 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Con l'autunno è arrivata l'ora di apprezzare il silenzio e la tranquillità di Mezzano, pittoresco borgo del Trentino circondato dalla natura che ora si tinge di tinte calde. All'ombra delle Pale di San Martino, tra panorami rasserenanti di guglie e boschi, il legno è protagonista e si fa capolavoro. Qui il rintocco delle accette sui ciocchi scandisce l'antico rito di far legna per l'inverno e fa da colonna sonora a una collezione unica di cataste d'autore, realizzate lungo le vie del paese come in un museo sotto il cielo.

A Mezzano di Primiero, piccolo gioiello tra i Borghi più Belli d'Italia, le cataste di legna sono delle piccole opere d'arte. Si chiama " Cataste e Canzei" ( canzei in dialetto locale significa appunto "catasta") ed è l'omaggio di un paese al proprio destino da sempre legato al legno e agli altri elementi della natura montana. Da qualche anno, tra le antiche architetture rurali di Mezzano, spuntano sempre nuove installazioni ispirate al tema della catasta, protagoniste di una rassegna unica e innovativa che del borgo è diventata l'anima.

Ogni angolo del borgo riserva una sorpresa, perché "Cataste e Canzei" non è infatti che uno degli omaggi di questo paese alle proprie origini, oggi rintracciabili in ben cinque itinerari intitolati " Segni sparsi del rurale " e dedicati all'acqua, agli orti (se ne contano ben 400, uno ogni quattro abitanti), alle architetture, ai dipinti murali e alle antiche iscrizioni.

A dar vita al legno, anche se non in forma di catasta, ci sono poi gli scultori Zeni, i cui capolavori sono in mostra nel loro atelier. Ma la vera fucina del loro talento è il laboratorio "nascosto" sotto la sala espositiva, dove il rumore della sega fa scandisce il lavoro di tre generazioni di appassionati, impegnati in opere di falegnameria, scultura, restauro, ma anche pittura e affreschi.

E visto che il clima ormai rinfresca, il consiglio è di regalarvi una mantella unica, di pregiata tessitura su telaio antico. Nascosto tra le case del borgo, segnalato da una grande catasta artistica a forma di navetta del telaio, l' Arteler di Lucia Trotter, che porta avanti la tradizione tessile di otto generazioni e produce ancora sull'antico telaio di famiglia i pregiati damaschi del Primiero, pregiatissimi i filati, unici i pezzi prodotti uno diverso dall'altro. Compresi quelli della nipote Carmen, ideatrice di una collezione moderna, scanzonata, vagamente etnica e coloratissima di capi-moda.

Tutt'attorno a Mezzano, poi, un quieto paesaggio di prati immensi dove si raccoglie l'ultimo fieno, boschi trasformati in tavolozze, alpeggi punteggiati di malghe, cime bellissime che lanciano le loro sfide ai più allenati... ovunque un'ampia scelta di pittoreschi sentieri per tutte le gambe, da percorrere a piedi, in bicicletta e persino a cavallo. Da non dimenticare nemmeno, per un'escursione tranquilla ma scenografica, la ciclabile del Primiero: 11 chilometri nella natura, lungo il fiume, da Imer fino a Siror.

Per informazioni: Comune di Mezzano, tel. 0439.67019, [email protected] , www.mezzanoromantica.it.

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