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A Milano arrestato un pensionato spacciatore. Voleva un po’ di soldi per andare ai Caraibi senza passare per Daccò.

Creato il 22 settembre 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti
A Milano arrestato un pensionato spacciatore. Voleva un po’ di soldi per andare ai Caraibi senza passare per Daccò.
Siccome ci siamo rotti abbondantemente i cabasisi di Renatina e di Franchino, di Massimino e di Piergigi, di Matteuccio e di Berluspony, almeno oggi che è sabato parliamo d’altro, anche se alla fine sempre loro c’entrano. A Milano i carabinieri hanno arrestato un sessantenne che aveva addosso un sacchetto di plastica con dentro 50 grammi di cocaina. Sapete come l’hanno individuato? Il signor Umberto L., ex muratore, attualmente in pensione, si aggirava in via dei Missaglia, zona capolinea della metropolitana, visibilmente agitato. Si guardava intorno muovendosi a scatti e dando l’impressione di avere qualcosa da nascondere. I militi lo hanno adocchiato, si sono avvicinati, gli hanno chiesto i documenti e il signor Umberto è crollato: ha tirato fuori dalla tasca il sacchetto con la coca e lo ha consegnato ai carabinieri allibiti. La prima cosa che ha detto il pensionato spacciatore è stata: “Io con 400 euro di al mese non campo, ho trovato questa cosa facile facile e mi sono offerto di farla”. Interrogato sul perché avesse deciso di consegnare la droga ai carabinieri, il signor Umberto ha risposto: “Pensavo foste voi le persone alle quali dare il sacchetto”. Ovviamente è stato arrestato, ovviamente lo condanneranno per spaccio, ovviamente questo “favore” retribuito all’ex muratore costerà una cifra. Ci sono tornate il mente le storie assurde dei reduci del Vietnam, le condizioni penose (dal punto di vista umano e lavorativo) che si sono trovati a vivere in patria, il tentare di sbarcare il lunario accontentandosi di una qualsiasi opportunità gli venisse offerta, spaccio di droga compresa. Perché la disperazione può spingere, oltre che a fare gli homeless e vivere grazie alle suffragette, anche a spacciare droga o a vendere alcolici ai minorenni. Di queste storie, di anziani che spacciano, ormai se ne sentono sempre di più. Un po’ di tempo fa ne arrestarono uno che smerciava direttamente in ospizio, poco prima avevano arrestato una vecchietta che teneva in casa l’hashish del nipote, la fregatura fu che la signora non aveva nipoti e i finanzieri non si impietosirono. Ci sarebbe da riflettere lungamente sul signor Fiorito ma anche sul governatore lombardo che ama i Caraibi come fossero casa sua, per il momento ci accontentiamo di segnalare un fatto: si chiama disperazione e somiglia molto a metastasi che prima o poi invadono tutto il corpo, comprese le parti sane.

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