Anche l’opinione dei cittadini dell’Ue nei confronti della Russia non è positiva, con punte di maggioranza in Francia, Italia, Spagna, e in particolare in Germania, Polonia e Repubblica Ceca, dove evidentemente pesano ancora molto il passato sovietico e i fantasmi della guerra fredda. A sorpresa, dalla Gran Bretagna arriva il dato piú inatteso, ovvero una sorta di parità tra quelli a cui la Russia trasmette un’immagine positiva e quelli che vedono in negativo tutto ció che si trovi all’ombra del Cremlino: e questo nonostante le molteplici tensioni degli ultimi anni tra Londra e Mosca su questioni come l’affare Litvinenko o l’asilo politico concesso all’oligarca Berezovsky e all’ex guerrigliero ceceno Zakayev. La comunanza religiosa ortodossa è invece, probabilmente, il motivo che fa della Grecia l’unico paese europeo in cui la maggioranza della popolazione (63 per cento) nutre simpatia per la Russia.
Una condizione, questa, decisamente più diffusa man mano che ci si allontana dal Vecchio Continente: se in Brasile, Giappone, Sudafrica e Filippine la Russia è vista sotto un’immagine negativa dalla maggior parte degli interpellati, la situazione si capovolge in altre 23 nazioni sparse tra Africa, Asia ed America: gradimento fortemente in crescita in Indonesia ed Argentina, mentre fa eccezione la Cina, dove quasi la metà del campione dichiara di avere una percezione negativa verso Mosca. Un dato sorprendente arriva dagli Usa, dove il 37% degli intervistati ha risposto di non nutrire un giudizio negativo verso la Russia: una percentuale certo minoritaria, ma comunque superiore, ad esempio, al 34% rilevato in Brasile e al 19% di Turchia e Pakistan.
Seppur veritiero, il dato sugli Usa potrebbe tuttavia essere già obsoleto: l’indagine è infatti stata condotta tra il marzo e il maggio 2013, ovvero prima dell’esplosione del caso Snowden e delle tensioni Mosca-Washington sulla crisi siriana. Ed è risaputo come negli Usa basti un nonnulla per capovolgere nel giro di poche ore gli esiti di un sondaggio.