Le Femminelle in Piedi, questo il loro nome, hanno deciso di manifestare così il loro bisogno di ottenere legislazione in merito e di poter essere liberi di affermare che il matrimonio non è soltanto tra un uomo e una donna, che un bambino ha il diritto ad avere uno o due genitori che, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, lo amino e lo guidino verso il proprio futuro.
“Il nostro - silloge sul loro sito - non è un movimento, non è un’associazione, bensì un metodo, uno stile che ci impongono alcune persone che si sentono violate quando si parla di amore e di uguaglianza, e che in questi ultimi tempi stanno portando in piazza una campagna di sensibilizzazione a favore del corretto orientamento dei libri durante la lettura”
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