A naso in su (come sopravvivere alle Luci d'Artista di Salerno)

Creato il 21 dicembre 2015 da Hermosa @DeOrnatuMulieru
Non avevo in mente di scrivere questo post. Davvero. E' stato solo guardando con gli occhi degli altri le Luci d'Artista della mia città che ho capito che invece ne valeva la pena. 


A Salerno, le Luci d'Artista sono arrivate nel 2006, inzialmente in gemellaggio con quelle di Torino. Poi la manifestazione ha conquistato una sua identità: dalle prime illuminazioni in alcune zone della città siamo arrivati al tripudio di luci e installazioni presenti in tutti i quartieri, dai periferici ai centralissimi. 
Credetemi, quando parlo di tripudio non è un modo di dire: le luci sono ovunque e sono tantissime. Se anche qualche piccola zona è stata lasciata in ombra dal Comune, ci hanno pensato gli abitanti del quartiere a illuminarla. Ed è uno spettacolo che affascina davvero tutti, grandi e piccini. Ve l'assicuro: provate a voi a correre tra centinaia di persone che camminano a naso in su, e capirete che è un incanto che non risparmia nessuno. 

Io, confesso, sono stata a lungo tra quelle a naso in su. Poi avevo smesso di apprezzarle. Un po' perchè sperimentare tutti i disagi quotidiani di chi lavora e  vive in una città assalita ( e che spesso non riesce a reggere l'ondata) dai turisti è davvero difficile e un po' perchè sono ormai da anni abituata ad avere una città scintillante e festosa da Novembre a fine Gennaio e ho dato per scontate certe cose. 
Ma sentirle raccontare e vederle di nuovo, con gli occhi degli altri, me le ha fatte apprezzare di nuovo.  Ecco cosa ha visto e pensato Laura Tentazioni Make up

"Le luci d'artista le avevo viste anni prima, ma ricordavo poco e volevo tanto tornarci. Ed è stato bello passeggiare col naso in su, mai un vicolo buio, un fiume di gente che scattava foto con ogni mezzo possibile.Ogni strada aveva una storia, un'idea, un tema e le piazze erano ricolme di piccole statue, piante completamente ricoperte di luce a ricomporne i contorni.Ho camminato oltre 4 km ma la stanchezza l'ho sentita solo alla fine, quando ormai ero in treno a riguardare le tante foto scattate a ricordo di una serata fra amiche davverospeciale." 
Ed ecco quello che ha pensato Parola di Deirdre
"Abituata alle luci di Milano, sempre belle ma un po' sottotono negli ultimi anni, devo dire che le Luci D'artista di Salerno colpiscono... ricche e sfavillanti, una vera e propria "foresta" di luci in cui si possono scoprire giardini incantati popolati dai personaggi delle fiabe e da draghi luminosi. Quindi se vi trovate a passare da Salerno, fermatevi ad ammirare le sue luci... se poi lo fate in un giorno infrasettimanale, probabilmente ve le godrete anche di più!"  Ora, se io mi sono innamorata nuovamente delle Luci d'Artista, grazie agli occhi di chi le vedeva per la prima volta o quasi, suppongo sia venuta anche a voi la voglia di venire a vivere questa bella emozione. Ecco quindi alcuni consigli pratici, dando per scontato che sapete già di dover avere pazienza, soprattutto se venite nei fine settimana e che non dovete mettere i tacchi- dovrete camminare a naso in su, ricordate?NON VENITE IN AUTO: ci sono megaparcheggi, con tanto di navette, ai confini della città. Usate quelli, e non ve ne pentirete. In alternativa, venite in treno (la stazione è in pieno centro e vi immergerete nell'atmosfera delle luci senza alcuna previa maledetta caccia al parcheggio).  O usate un cammello, o fatevi prestare il teletrasposto dalla ciurma di Star Tek. In ogni caso, non venite in auto. 
Non dimenticate i mercatini di Natale: oltre che in piazza S. Agostino, ci sono stand lungo tutto il lungomare. Quando  la folla del Corso principale vi sembrerà troppa, tagliate verso il mare lungo una delle tante stradine che scendono: troverte sempre folla- sia chiaro- ma il nostro lungomare è a 3 corsie ed è decisamente più vivibile, soprattutto nelle due prive di stand. Non per questo meno gradevole. 
Perdetevi senza timori: Salerno è una città sicura e tranquilla. Infilatevi nei vicoli senza timori, esplorate curiose. Soprattutto il nostro centro storico è pieno di vicoli semi nascosti che sono piccoli gioielli. E poi siete in una città di mare: quand'anche non aveste più nessun punto di riferimento, vi basta puntare verso quell'orizzonte che luccica tutto  l'anno di suo per ritrovarvi tra la folla. 
No, non portate con voi il panino/il pranzo/la cena: posso garantirvi che nessuno ha aumentato i prezzi per "spennare i turisti" e posso garantirvi che ci sono delizie che dovete provare. Dovete provare la brioche con il gelato (ma anche qualsiasi altra cosa) del Bar Nettuno. E' una vera e propria istituzione a Salerno e non per sbaglio.  Non fatevi spaventare dalla fila: i camerieri sono macchine da guerra e sanno smaltire code kilometriche con rapidità e cortesia.Se poi cercate un ristorante o una pizzeria, o un semplice bar dove prendere un caffè, ce ne sono centinaia, avete solo l'imbarazzo della scelta.
Però che padrona di casa sarei se non vi consigliassi un mio percorso ideale?
Mettiamo che siate venuti in treno e abbiate già passeggiato per un po'. Se avete seguito i miei consigli siete magari sul  lungomare, all'altezza del Bar Nettuno (dove dovete andare assolutamente, l'ho già detto?). Da qui, rientrate a godervi le luci di Piazza Flavio Gioia e poi andate al Caffè Lalu: avrete una vista privilegiata del mega albero, oltre che l'aperitivo e nel mentre si è fatta ora di cena: scendete verso il lungomare e girate in un vicolo a destra, quello che noi chiamiamo dei Caciocavalli ma che sulla mappa è segnato come Masuccio Salernitano.
Qui in poche centinaia di metri ci trovate 4 ristoranti deliziosi, diversi per stile (si passa dalla cucina greca a quella cilentana per arrivare alla tradizionale salernitana e a quella gourmet e più ricercata) ma accomunati da rapporti prezzo/qualità più che corretti. Il mio preferito è la Taverna Santa Maria De Domno, confesso.
Finita la cena, continuate verso piazza S. Agostino: troverete altre luci e mercatini di Natale, ovvio, ma anche locali dove bere qualcosa come il Cercopiteco.  Se ancora non siete stanchi, spingetevi fino a Piazza Largo Campo, dove c'è una fontana di Vanvitelli, non fate che me la trascurate a favore delle luci!-  e da lì alla Villa Comunale. credetemi: nessuno resiste alla tentazione di una foto qui sotto. Nessuno.
Ora, e solo ora, potete smettere di camminare a naso in su.