Detto tra noi, preferisco la Pasqua e solo perché posso uccidermi di cioccolata senza sentirmi in colpa. Coff, dicevamo, il Natale.Del Natale mi importa il giusto, mi piace piuttosto quello che vedo in giro. Mi piacciono le luci che colorano Roma, che è bella da mozzare il fiato sempre, ma che sotto Natale diventa incantevole. Mi piace il cielo su Roma nel mese di Dicembre che è così blu che si ha l'impressione di camminare con sopra il vuoto. Lo so che è una di quelle frasi da romanzetto alla Clare ma, credetemi, è proprio così.Del mese di Dicembre e dell'arrivo del Natale imminente, comunque, mi piace soprattutto una cosa: le uscite in libreria. Sì sì, proprio quelle che poi vi consigliano di comprare o regalare. Mi piacciono perché, dannazione, sono veramente oscene. Sono così oscene da rimanere impresse nella mia memoria fino al Dicembre successivo.
Immancabile Bruno Vespa, con i suoi libri che boh... Non ho idea di chi li legga. Non conosco nessuno, davvero, che ne abbia mai acquistato uno, nemmeno per sbaglio. Forse conosco troppi pochi lettori. Se volete, tra i commenti sentitevi liberi di dirmi se avete mai visto anche solo un passante acquistarne uno, così almeno mi faccio un'idea dell'identikit del presunto lettore di Vespa ché, sul serio, non riesco nemmeno a immaginarne uno. Com'è il lettore di 374 pagine a 20 euro, scritte con carattere di dimensione 36, utile soprattutto per i presbiti?
A fare compagnia a Vespa, quest'anno c'è anche Alfonso Signorini che ci racconta della sua vita privata e del rapporto con i suoi genitori. Interessante la scelta dell'immagine di copertina, rivisitazione della calvizie di Agassi nella copertina di Open. Come ogni anno anche il filone sport – di cui a me non frega assolutamente nulla in quanto praticante convinta ed esperta di sport di alto livello, quali salto in lungo nell'ozio e tuffo carpiato con avvitamento nelle serie tv – presenta delle grandiose novità dalle copertine aberranti, come il libro di cui tutti voi sentivate la mancanza che racconta la storia di Russo Clemente per le edizioni Fandango. Non solo non ho idea di chi sia Russo Clemente, non ho alcuna voglia di scoprirlo e non so se anche voi in quella foto notate qualche somiglianza con lui e la sua potenza di percosse.
Io ho pensato subito a una burla di Maccio Capatonda e invece no, pare che questo libro esista davvero, con quella copertina e quel prezzo di vendita. Invece, se siete appassionati di calcio potete gioire con me dell'uscita di A modo mio (My way) – che classe l'inglese tra parentesi – di Giuseppe Rossi. Dalla copertina sembra che Giuseppe Rossi (apprendo adesso che gioca per la Fiorentina) sia un cantante un po' coatto dell'ultima edizione di Amici di Maria de Filippi... Invece no. Ma vabbè, a noi ci importa il giusto.
Dell'altro libro che trovate già in libreria dalla scorsa settimana, sempre del filone RACChIA, invece ve ne ho già parlato soprattutto perché ammiro moltissimo il titolo, la cover e la storia ovviamente.
Parlo, con tanta tanta tanta gioia, di Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto.
Probabilmente la tizia in copertina è la parente intima di quella sulla copertina di Uno splendido disastro, stesso cappello, stessa espressione intelligente. Questo, comunque, sicuramente me lo procuro per leggerlo perché quel cuoricino sghembo disegnato sul vetro appannato di una finestra (??) mi chiama più della faccia della tizia levigata con il famoso strumento "mannaia" di Photoshop. Non riesco proprio a resistere a certe cose, ai Newton Compton e ai romance (poi se c'è la commistione tra le due cose ancora meglio) men che meno.
Ma, attenzione, perché venerdì sarà in vendita (già, proprio così) il libro dell'anno. Mi riferisco all'autobiografia di Morgan, pubblicata da Einaudi Stile libero (che raccoglie più o meno tutta lammèrda che riesce a trovare in giro) e venduta alla modica cifra di 17.50 euro. 232 pagine di non si sa bene cosa, considerando i trascorsi non propriamente interessanti della sua vita. Magari anche lui si avvale del carattere dimensione 36 e allora via, queste dieci paginette di no sense te le trasformo in 232 di roba new age. Cito: "Io non vivo infatti, io volo. Sono sempre in alta quota, leggero, costantemente in orbita, lanciato anche a piombo talvolta [...]". Ecco, Morgan, non vorrei dirtelo ma non ce fai na bella figura.
E ne avrei altri di libri belli da segnalarvi ma ho deciso che mi fermo qui, perché ho più o meno raggruppato tutto il meglio del trash in un solo unico post e sento già che sto per avere un mancamento. E se ce l'ho io che l'ho scritto di proposito, immagino voi che siete arrivati qui per caso.
Che il volo di Morgan sia con voi.