Di bontà c’è n’è davvero poca in questa storia. Duplice l’episodio che ha visto come vittime rispettivamente a Casale Monferrato e Alessandria, due ecclesiastici.
Il “gatto e la volpe” di Alessandria, insieme ai rispettivi “colleghi” di Casale, hanno bussato alla porta degli ignari (ma non così stolti) parroci della zona, e con la scusa d’essere stati tutti e quattro, vittime di “spietati” ed immaginari usurai, hanno supplicato “una mano da Dio”. Ma di fronte al collirio usato al posto delle lacrime e ai vari piagnucolamenti e frustrazione di chi si è visto tolto il panettone per Natale, i due parroci hanno “rifiutato la parte del Pinocchio della situazione”, denunciando subito l’accaduto alle Forze dell’Ordine. I Carabieri, fatte le dovute indagini, li hanno denunciati per truffa e sostituzione di persona.
La legge è uguale per tutti (o almeno così dovrebbe recitare la Costituzione), dunque niente sconti di pena per i più “modesti” imbroglioni di Casale, i quali chiedevano un aiuto economico di 1.000 euro, a fronte dei 15.000 chiesti dai “colleghi di truffa” alessandrini.
“A Natale puoi…” rammentano ad ogni ora le pubblicità in televisione, ed è proprio vero, durante la Vigilia, impazziamo tutti chi per i regali chi per i soldi.