A notte fonda, il tempo scorre a modo suo. [After Dark]

Creato il 13 ottobre 2013 da Achiara84 @madamaAly

 Un giovane jazzista, un esperto informatico, una prostituta picchiata da un cliente, la manager di un love hotel, una   ventunenne che vegeta in uno stato semicomatoso, e sua sorella, ragazza solitaria e inquieta. In una Tokyo aliena, nell’arco di una sola notte i destini di queste persone finiscono per incrociarsi facendo emergere un inatteso senso di umana solidarietà.

Con Murakami si parte sempre in punta di piedi. Sempre piano.

Stavolta sulle note di una musica jazz: Five spot after dark.

Cinque persone (no, sei), cinque vite che si intrecciano in vario modo in una notte qualsiasi.

E la notte che non è più una qualsiasi. Diventa la notte.

Quella in cui Asai Mari si apre al mondo, quella in cui un informatico qualsiasi fa vedere la sua vera natura. Quella in cui vigiliamo il sonno di Asai Eri.

Le ore passano quasi indifferenti, la notte è buia, ma la cittòà lo è meno. Il movimento delle persone per l’insonnia, per il lavoro o per il divertimento, in una Tokyo che fa da palcoscenico e da spettatrice.

Solitamente leggo un libro e basta. Con Murakami ho i libri pieni di annotazioni, asterischi, sottolineature. Perché alcune frasi sembrano scritte per me, e mai nessuna e fuori posto.

Fino ad arrivare alla fine dei suoi liri e chiedersi: “Finisce così?”

Finiscono sempre troppo presto i libri di Murakami, con un’aria triste e nostalgica di irrisolto, ma anche con una speranza di fondo.

La notte finalmente è terminata. Prima che le tenebre tornino a visitarci, c’è ancora tempo.


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