Baldaccio fu, senza dubbio, un personaggio che faceva parlare di sè, anche per i numerosi cambi di fronte nel corso di guerre e battaglie. Avendo accusato il Gonfaloniere Orlandini di codardia per precedenti fatti di guerra, quest’ultimo volle vendicarsi dell’affronto subito da Baldaccio, con una spietatezza che fa rabbrividire. Il 6 settembre 1441, convocò Baldaccio a Palazzo Vecchio, e nelle prestigiose stanze, fu preparata un’imboscata. Mentre Bartolomeo Orlandini passeggiava per i corridoi con la vittima predestinata, i sicari colsero Baldaccio alle spalle, lo assalirono e, ferito gravemente, ancora vivo, fu gettato dalle finestre nel cortile e subito gli venne mozzata la testa in Piazza della Signoria.
Secondo la tradizione ancora oggi lo spettro del suo fantasma si muoverebbe indisturbato tra le stanze di Palazzo Vecchio. Qui infatti Baldaccio pare che ricompaia, nella sua ultima parvenza di guerriero decapitato, in cerca di vendetta e di giustizia. A volte però Baldaccio si farebbe sentire soltanto con un lamentoso tintinnio d’armature, aspettando il momento della sua vendetta. Capita però che il suo spettro si sposti anche nella sua città natale, Anghiari, dove, nell’anniversario della sua morte, con suoni e gemiti ricorda l’ingiustizia subita.
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