Negli ultimi anni è ovviamente Roma la città a dare più problemi ospitando quelle che sono di gran lunga le due peggiori tifoserie d'Italia: estremisti, farabutti, mafiosi che si servono dello sport per mascherare malefatte di ogni risma. Sostanzialmente gentaccia violenta. Ma tanto gentaccia e tanto violenta. Violenta a tal punto da essere utilizzata per fare il lavoro sporco (il famoso Mondo di Sotto) dalla criminalità organizza. Oggi forse, se mai questo sia possibile (sappiamo benissimo che alla prossima occasione si farà ancor peggio), si è ulteriormente toccato il punto più basso. Un gruppo di patetici guerriglieri urbani da strapazzo, vigliacchi fino al midollo perché sanno di operare senza rischiare nulla, ha pensato di scatenare la guerra nelle strade della Capitale d'Italia a margine di un derby calcistico che si svolgeva proprio mentre a Parigi - tra l'altro unica nostra città gemellata in virtù del patto "solo Roma è degna di Parigi, solo Parigi è degna di Roma" oggi e ormai da molto totalmente sconfessato - si stava tenendo uno dei più grandi eventi di massa dedicati alla pace che la storia del pianeta abbia mai conosciuto.
A Parigi 2 milioni di persone e tutti i capi di stato della Terra manifestavano per la pace, a Roma duecento autentici imbecilli gioavano alla guerra con le forze dell'ordine a spese nostre (1200 uomini, pagati da noi con risorse che vanno a sottrarsi alle università, agli investimenti, all'assistenza per gli anziani, agli asili nido, ai servizi sociali e a mille altre cose che potrebbero essere molto più produttive che far da balia alla feccia dei mentecatti conigli codardi incappucciati impuniti). Uno scenario umiliante che ci obbliga ancora una volta, sebbene inascoltati, a chiedere a gran voce che non si svolgano più incontri del Campionato di Calcio Italiano nella città di Roma. Si facciano svolgere le partite delle squadre capitoline altrove. In uno stadio sull'Isola d'Elba o in Corsica. In qualche posto difficilmente raggiungibile da questi selvaggi. Si smetta di dare a questa gentaccia la possibilità di esprimersi. Si smetta di spendere una fortuna in soldi pubblici per cercare di contenerne la violenza senza poi fare nulla (non uno di questi fetenti a marcire in galera, poi non appena vanno a fare gli imbecilli all'estero li sbattono ovviamente in gattabuia per mesi, e si lamentano pure). Si smetta di umiliare la parte civile della città, nel caso ce ne fosse ancora una. E si sanzionino duramente le squadre. Insomma, si smetta di subire e si faccia qualcosa. Nel frattempo si impedisca alla città di ospitare manifestazioni di questo tipo: non è in grado di farlo e Questore e Prefetto inizino a guardare in faccia alla realtà prima che sia troppo tardi.