In Italia “zero incentivi” per la mobilità sostenibile
La città emiliana aspira infatti a diventare una “green city” grazie al progetto ZEC, che vuole creare un sistema virtuoso di mobilità elettrica in cui l’energia utilizzata dai mezzi verdi viene generata completamente da fonti alternative.
Per rispondere alle esigenze del piano che entro il 2015 porterà alla realizzazione di 300 punti di ricarica elettrici, dal 24 al 26 marzo 2011 presso Fiere di Parma si svolgerà la prima edizione di Veicoli Elettrici Show.
Obiettivo della manifestazione, che ha ricevuto tra gli altri il patrocinio della Commissione Europea, è quello di mettere in contatto i costruttori di veicoli elettrici con i committenti pubblici ed i grandi utenti privati per rispondere al meglio alle esigenze di un mercato destinato a crescere esponenzialmente in considerazione dei limiti fissati dalle direttive europee che prevedono entro il 2012 l’abbattimento delle emissioni a 120 grammi di CO2 per km.
Secondo la ricerca “Gli italiani e la mobilità elettrica: aspettative e potenzialità” , condotta da GFK Eurisko sono oltre un milione gli italiani interessati alle auto elettriche. La propensione nei confronti dell’alimentazione elettrica, in vista di un eventuale cambio della propria vettura, fa registrare un 12% tra gli adulti e un 14% tra i giovani, per giungere al 17% tra le aziende. Tutto ciò a patto che le istituzioni adottino misure per promuovere la mobilità sostenibile: un’adeguata capillarità delle colonnine di ricarica (57% dei giovani, 65% degli adulti e delle aziende), incentivi economici sull’acquisto o indiretti, come su assicurazione e bollo auto, ma anche il permesso di circolare liberamente nelle zone a traffico limitato.
I potenziali utilizzatori chiedono quindi una politica di incentivi adeguati che in Italia, inutile dirlo, è inesistente.
L’unica consolazione, al momento, è che anche l’Europa non si sta muovendo in modo univoco per stimolare gli automobilisti ad adottare sistemi di mobilità elettrica quali contributi statali per l’acquisto a favore di utenti privati, benefici fiscali per le aziende, accesso a zone a traffico limitato o nei centri storici,
Secondo la tabella pubblicata sotto, paesi come la Danimarca, l’Olanda, la Francia e il Belgio hanno adottato strumenti importanti a sostegno della tecnologia elettrica, con incentivi superiori ai 10 mila euro. Altri paesi, da sempre ai primi posti per le politiche di tutela ambientale, sul fronte mobilità elettrica hanno fatto scelte diverse. Si va dai 570 euro di incentivi della Svezia ai 9.952 della Norvegia. Ultima, naturalmente, l’Italia dove a fronte di zero incentivi ci aspettiamo di avere zero emissioni.