E' così che oggi per la prima volta abbiamo pranzato tutti insieme come una famiglia in agriturismo: nessun capriccio, tutti hanno mangiato educatamente e almeno assaggiato prima di rifiutare. Prima di qualsiasi spostamento avvisavano la maestra più vicina, educatamente hanno alzato la mano quando gli occorreva qualcosa. Sempre grazie e per favore. Ciascuno ha parlato, scambiandosi opinioni sul cibo e raccontando coi vicini a volume controllato, senza mai spazientirsi durante le attese che a dire il vero erano a misura di bambino.E hanno detto: "Maestra che bello mangiare insieme a te" (qualcuno ha anche ipotizzato un viaggio da fare tutti insieme).E credo che non ci sia più bel regalo, oltre al fatto che partecipano, che sono presenti e vitali a scuola, di quando ti dicono che con te ci stanno bene. Spero di far felici loro, come loro fanno felici me quando mi guardano e ci capiamo al volo, quando fra noi c'è complicità e divertimento. E quando esagerano e torno a essere la loro maestra anche severa e sanno accettare i rimproveri. Ma tra noi non c'è nulla di personale rispetto ai rimproveri. Il bello è che quando una decisione non la condividono stanno imparando a dirlo (sempre coi dovuti modi) e allora se ne discute più a fondo e se si può fare un accordo lo si fa. I bambini non vogliono essere trattati da bambini, ma da "pari", dei pari un po' speciali, che crescono ogni giorno di più.© Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.
E' così che oggi per la prima volta abbiamo pranzato tutti insieme come una famiglia in agriturismo: nessun capriccio, tutti hanno mangiato educatamente e almeno assaggiato prima di rifiutare. Prima di qualsiasi spostamento avvisavano la maestra più vicina, educatamente hanno alzato la mano quando gli occorreva qualcosa. Sempre grazie e per favore. Ciascuno ha parlato, scambiandosi opinioni sul cibo e raccontando coi vicini a volume controllato, senza mai spazientirsi durante le attese che a dire il vero erano a misura di bambino.E hanno detto: "Maestra che bello mangiare insieme a te" (qualcuno ha anche ipotizzato un viaggio da fare tutti insieme).E credo che non ci sia più bel regalo, oltre al fatto che partecipano, che sono presenti e vitali a scuola, di quando ti dicono che con te ci stanno bene. Spero di far felici loro, come loro fanno felici me quando mi guardano e ci capiamo al volo, quando fra noi c'è complicità e divertimento. E quando esagerano e torno a essere la loro maestra anche severa e sanno accettare i rimproveri. Ma tra noi non c'è nulla di personale rispetto ai rimproveri. Il bello è che quando una decisione non la condividono stanno imparando a dirlo (sempre coi dovuti modi) e allora se ne discute più a fondo e se si può fare un accordo lo si fa. I bambini non vogliono essere trattati da bambini, ma da "pari", dei pari un po' speciali, che crescono ogni giorno di più.© Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.