A pranzo da Chopstick 2, cucina orientale ed italiana a buffet

Da Sadica @sadicamente

Ma chi l'ha detto che dopo aver compiuto i trent'anni, una donna è attempata?
E come non contorcesi al solo nominare di quella parola, quando i trent'anni li hai passati eccome -e non li dimostri neanche- quando il tuo vicino di ristorante sembra essere uno zio acquisito all'istante che sta sempre lì col dito puntanto e con lo sguardo sull'orologio -biologico- che ti ricorda che il tempo passa e i figli non aspettano?!
Quando io e Dany abbiamo deciso di provare la cucina del Chopstick 2, per via della varietà del menù e dell'ottimo prezzo a pranzo -soltanto 6,90 euro a persona per mangiare tutto quello che vuoi, bevande escluse- non ci aspettavamo di certo sentirci dire che siamo attempate.
Soltanto perchè dopo i trent'anni una donna, inizia ad avere delle piccole complicazioni -crescenti- per il concepimento.
Un discorso partito non dal nostro vicino -zio acquisito- di tavolo, ma bensì dalla tavolata in fondo, la numerosa tavolata comprendente anche numerosi bambini, ove il papà di turno spiegava al proprio figlioletto come apostrofare le donne che non hanno ancora figli.
Lì per lì, ci siamo davvero messe a ridere. Anche perchè, agli occhi degli sconosciuti, proprio attempate non sembriamo -nel termine specifico- e ce lo vengono anche a dire in faccia, come se la cosa non ci riguardasse.
Sembra ancora che le persone giudichino solo dall'aspetto, senza fermarsi a riflettere su ciò che dicono. Anzitutto perchè non possono conoscere la storia di ogni singola persona. E se quel figlio non arriva per altri motivi? Gli uomini di certo, non si fermano a pensare. Molti addirittura pensano che una donna non è tale senza una prole al seguito e che quindi occorre riporvi rimedio prima possibile, prima che quell'orologio biologico si blocchi.
Ad ogni modo, il Chopstick 2 si trova nella zona di Porta Portese, lungo i viali dove in genere la domenica vi è presente il rinomato mercato romano. Difatti, la strada sembra quasi irriconoscibile senza le bancarelle.
Il locale è piuttosto spazioso, con numerosi tavoli e sale, in modo da dividere un pò i commensali. Il buffet si trova nella sala finale, vicino alle cucine, dove viene preparato il sushi. Sui tavoli invece vi sono numerose portate, tra i classici della tradizione italiana a quella orientale, tra primi e secondi piatti, naturalmente accompagnati da contorni, dolci e frutta.
Il servizio al tavolo non c'è, i camerieri difatti si limitano a portare le bevande ed a togliere i piatti utilizzati. Alcune volte invece passano per i tavoli proponendo le paste appena uscite dalla cucina, così da evitare che si raffreddino prima di raggiungere il buffet.
Come funziona quindi?
Una volta accomodati al tavolo, vi basterà recarvi alla sala del buffet, prendere il vostro piatto e riempirlo delle pietanze che volete. Non vi sono limiti e potete attingere ogni volta che volete, una volta finito il vostro piatto. Un modo anche per dosarsi personalmente le pietanze ed evitare che il cibo venga così sprecato, o almeno speriamo che il buon senso di ognuno segua questa indispensabile regola non scritta.
Queste sono i piatti scelti da me e Daniela.





Gli spaghetti allo scoglio sono stati i miei preferiti. Per quanto concerne il sushi, sono rimasta un pò delusa perchè mi aspettavo più varietà, ma per un menù a buffet penso non si possa esigere più di tanto. Il tavolo del sushi è stato quello più puntanto e raziato dai commensali presenti.
Non sono mancati neanche i piatti della cucina cinese, come i ravioli al vapore, serviti nei loro classici cestini di bamboo.
Il rapporto qualità/prezzo è ottimo e a pranzo non abbiamo notato particolari disfunsioni o file al buffet. Sicuramente da tornare in compagnia, così magari da gustare anche altri piatti in compagnia di altre "attempate" food blogger.
A questi uomini "premurosi" vogliamo rispondere che sono mille le ragioni per cui magari molte donne "attempate" non hanno ancora figli o non sono ancora sposate. E non dovranno neanche meravigliarsi se la maggior parte delle volte è proprio a causa loro. Non dovranno neanche meravigliarsi se invece non intendono ricalcare stereotipi familiari che non le rispecchiano.
Le donne "attempate" non esistono se non nella ristretta mente delle persone che le indicano e magari ridacchiano alle lore spalle.
E' anche vero che purtroppo il nostro orologio biologico è sempre lì che tic-tac-tic-tac ti ricorda di non ricordarti troppo tardi di voler metter al mondo un figlio, se è questa una scelta che vuoi fare.
CHOPSTICK 2 - Viale Portuense 74-78, Roma

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