al crepuscolo, vento che soffia gelido, pioggia in arrivo e cielo nero , rientrando a casa dal lavoro e percorrendo i vicoli di Cambridge quasi al buio, illuminati da pallidi lampioncini antichi, all'improvviso sentire nel silenzio assoluto la musica di Harry Potter provenire da non so dove...fa il suo effetto. É questo forse il giusto epilogo della saga letteraria e cinematografica piú seguita di tutti i tempi. John Williams, direttore d'orchestra e noto compositore delle piú belle colonne sonore in questa ha superato se stesso. Ha creato una musica epica e lieve al tempo stesso per una storia che lascia il segno esattamente come la saetta sul volto del piccolo Harry. E' solo fantasy? No.
É il sogno di una scrittrice che non sapeva nemmeno di esserlo, e caduta in disgrazia, fuggendo da Londra e nascondendosi nella bella Edimburgo, tra il pensiero di tirare avanti e sua figlia che cresceva, in qualche locale ha deciso di scrivere il suo primo libro, quello che sará poi l'inizio di una complessa ed intricata storia di maghi, la piú famosa al mondo. Nasce Harry, o come riporta l'edizione inglese 'the boy who lived'. I fans sopravviveranno alla fine di una tra le piú belle avventure mai narrate?. Non credo. Ho letto valori e sentimenti in questi libri che grandi e piccini purtroppo hanno dimenticato. I sogni, la voglia di realizzarli nonostante tutto, l'amicizia, la voglia sempre e comunque di credere in se stessi e la sinceritá. Un capolavoro letterario di dettagli e invenzioni come il gioco del Quidditich. Genealogia, guerre tra maghi, scuole di magia, e misteri, misto a logica e astuzia, rinuncie e sacrifici. Tra la morte e la vita,tra la magia e la realtá babbana, la perfezione della narrazione é entrata dentro ognuno di noi. J.K. Rowling a Londra per la presentazione dell'ultimo film ha detto che Harry é il suo bambino e sebbene i poster in tutta l'Inghilterra recitavano 'it all ends', lei un giorno potrá sempre decidere di farlo uscire fuori a giocare. I fans di tutto il mondo non aspettano altro.