16 Settembre 2011.
A proposito degli alieni..... di Francesco Toscano ed Enrico Messina
Una pittura rupestre rinvenuta in una grotta in Val Camonica, raffigurante possibili creature aliene viste dagli occhi di uomini primitivi. (Fonte: dalla rete)
“Se l’Universo brulica di alieni….. dove sono?” Enrico FermiCapitolo II° Segnali dal passato Parte Terza
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5. I Sumeri e gli Anunnaki.
Gli Anunnaki (Fonte: dalla rete) I Sumeri (abitanti di Šumer, egiziano Sangar, biblico Shinar, nativo ki-en-gir, da ki = terra, en = titolo usualmente tradotto come Signore, gir = colto, civilizzato, quindi "luogo dei signori civilizzati") sono la prima popolazione sedentaria al mondo che possa essere considerata "civilizzata". Erano rappresentati da una etnia della Mesopotamia meridionale (odierno Iraq sud-orientale), autoctona o stanziatasi in quella regione dal tempo in cui vi migrò (attorno al 4000 a.C.) fino all'ascesa di Babilonia (attorno al 1500 a.C.). La loro scrittura cuneiforme sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura e compare attorno alla fine del IV millennio a.C.
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5. I Sumeri e gli Anunnaki.
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5.1) Kramer e la storia dei Sumeri. Secondo S. N. Kramer, professore di assiriologia, la civiltà dei Sumeri è la prima civiltà, tra l’altro si tratterebbe di una civiltà molto evoluta. Nel suo saggio “I Sumeri alle radici della storia” (1975), Kramer parla di prima cosmologia, di primi principi morali, di prime leggi, prime ricette mediche ecc. Oggi però sappiamo che la civiltà dei Sumeri, per quanto antica, non è la prima civiltà ed è costretta a cedere il passo alla più antica India.La civiltà sumera è stata indubbiamente molto evoluta per il periodo in cui è sorta, tant’è che Z. Sitchin ha elaborato una teoria diversa sulle loro origini ma di questo parleremo in seguito.
I sumeri occupavano il territorio della Mesopotamia, cioè l’attuale Iraq. Le più antiche testimonianze scritte (tavolette d’argilla) risalgono al 3.500 a.C. In questo periodo in Mesopotamia sorgevano già delle piccole città stato come Ur, Lagash, Nippur e Eridu e il sistema di numerazione era sessagesimale, cioè in base 60. Le tavolette del 3000 a.C. dimostrano che c’era un simbolo per l’1, uno per il 10, uno per il 60, uno per il 600 e uno per il 3600. Il sistema era posizionale, cioè il numero da scrivere si evinceva in base alla posizione dei numeri. A partire dal 2000 a.C. questi simboli furono sostituiti da due simboli nuovi: uno per l’1 e l’altro per il 10. Il sistema era sempre posizionale (in parte anche additivo, ad esempio per scrivere numeri grandi si poteva utilizzare anche il metodo additivo) e sessagesimale. Lo svantaggio di questo sistema numerico è che non c’era lo zero e neanche un simbolo per separare i numeri (tipo la nostra virgola) dunque le cifre potevano dare adito ad ambiguità. In realtà il separatore c’era ma non veniva utilizzato. Come mai il popolo della Mesopotamia aveva scelto proprio un sistema sessagesimale? Per l’astronomia, per le frazioni e perché era un sistema piuttosto semplice. L’evoluzione di questo sistema numerico è attestato dalle tavolette d’argilla e da testi matematici che contengono nozioni di carattere commerciale e legale. Da questo sistema di numerazione nacquero le prime tabelle per la moltiplicazione, la divisione ed altre operazioni. In seguito si sviluppò l’algebra. Riguardo la disciplina astronomica sono state scritte anche importanti opere da parte di questo popolo. La scrittura sumera (e babilonese) era di tipo cuneiforme ed è molto difficile decifrarne i simboli. Verso il 2.400 a.C. i Sumeri furono assaliti dagli Accadi, un popolo proveniente dal deserto vicino e guidato da Sargon I il quale istituì un vasto impero i cui centri di potere erano Ur e Agade. Gli Accadi assimilarono molti tratti della cultura sumera come la scrittura e il sistema numerico. Tuttavia le città stato tornarono ad essere indipendenti. Gli invasori successivi furono gli Ittiti (1.600 a.C.) che affidarono il ruolo di capitale a Babilonia; poi gli Assiri (885 a.C.). Gli Assiri furono a loro volta conquistati dai Caldei, una popolazione della Mesopotamia meridionale. Nel 311 a.C. si stabilì la dinastia dei Seleucidi, chiamata così da Seleuco, uno dei generali di Alessandro Magno. Fu così che i Sumeri entrarono in contatto con la cultura greca. Pagina 29
5.2) Le origini dei Sumeri secondo Sitchin.
Decifrare le tavolette d’argilla non è impresa facile. Uno dei pochi studiosi che possedeva (è deceduto a New York il 9 Ottobre 2010) questa competenza era il famoso studioso e professore Zecharia Sitchin autore di molti libri, tra cui Il pianeta degli dei(1976) e Le astronavi del Sinai(2001). Il testo in cui parla dei sumeri è il primo. Sitchin sostiene che i Sumeri siano il prodotto dell’accoppiamento con una razza aliena, di aspetto simile al nostro (perché noi siamo “a loro immagine e somiglianza”). Si tratterebbe di esseri intelligenti che i Sumeri chiamavano Anunnaki (figli del dio An) e la Bibbia chiama Nephilim e venivano da un pianeta (Nibiru) che ha un’orbita ellittica simile a quella delle comete, che transita tra Marte e Giove ogni 3600 anni il dodicesimo pianeta. Praticamente secondo il professor Sitchin la selezione naturale di Darwin c’è stata ed ha prodotto i primati superiori dai quali discendiamo. Poi, grazie agli Anunnaki, c’è stato il salto verso l’homo sapiens.
Secondo la sua teoria le cose sarebbero andate così: gli Anunnaki avrebbero iniziato a visitare la Terra e le loro gesta sono quelle che leggiamo nell’Antico testamento o nel libro di Gilgamesh. In seguito l’avrebbero colonizzata. Avendo bisogno di persone che lavorassero nelle miniere avrebbero creato “l’uomo” che corrisponde all’homo sapiens, il quale era stato generato appositamente per lavorare nelle miniere. Una volta creato, l’uomo avrebbe dovuto:- carpire dagli alieni il segreto per evolvere;
- favorire l'accoppiamento fra gli extraterrestri e gli individui di sesso femminile della sua specie.
La stessa Genesi (6, 1-4) dice: “Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo,perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni”. C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli:sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.
Alcuni sostengono che dall’accoppiamento tra un essere divino e un uomo nasca un individuo biondo con gli occhi azzurri. Altri, di contro, sostengono che questo tipo di individuo nasca dall’accoppiamento di due semidei.
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