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A proposito del post sulle auto tedesche, non mi rompete con la storia che sono fazioso, lo sono eccome e sono pure di parte. Partigiano, non indifferente, come piaceva a Gramsci.

Creato il 27 novembre 2011 da Slasch16

A proposito del post sulle auto tedesche, non mi rompete con la storia che sono fazioso, lo sono eccome e sono pure di parte. Partigiano, non indifferente, come piaceva a Gramsci.Su Facebook, appena postata la mia notizia sul gruppo degli Indignados Italia ho trovato questo commento:

 non credo che il governo “Prodi” sia stato benevolo. I buoni e i cattivi sono solo frutto di faziosità, se dobbiamo essere indignati mettiamo da parte la politica…grazie.

In questa frase, concetto, ragionamento, chiamatelo come volete ci sono tutti i limiti degli Indignados nostrani ed esteri che oltre l’indignazione hanno globalizzato anche gli ideali, l’errore che il proletariato compie da poco più di 100 anni e che fa solo un favore al sistema, qualunque esso sia.
Essere di parte, faziosi, partigiani, significa essere contro qualsiasi tipo di potere di destra, di sinistra o economico che fa sempre, e solo, gli interessi delle classi privilegiate, dei borghesi e negli ultimi decenni post colpo di Stato in Cile, dove hanno fatto le prove e da dove è nata la “filosofia” economica di Reagan e poi della Thatcher.
Chi crede di essere al di sopra e quindi lucido e non fazioso prende le distanze da una realtà che si ripete da oltre 200 anni, lo sfruttamento del proletariato ed ogni volta che c’è stata una ribellione, una rivoluzione, una protesta la borghesia capitalista ci si è infiltrata con i suoi che sembravano i più scalmanati, i più ribelli.
Proprio perchè i più ribelli risalivano velocemente le gerarchie del leader dei movimenti per riportarli nell’alveo del fiume che alimenta i profitti ed i privilegi della borghesia parassita.
In questo momento non mi ricordo lo studioso che ha fatto questa analisi, quella che la borghesia si mette alla testa delle rivolte per riportarle dove vogliono per fare in modo che cambi tutto per non cambiare niente. Non è tratta da un romanzo è tratta da uno studio di un politologo.
Adesso veniamo agli Indignados che chiedono una distribuzione più equa della ricchezza e di non pagare i debiti della speculazione.
Lo scriveva già Carlo Marx più di cento anni fa, per la storia 100 anni sono un infante, una creatura appena nata, ma guai a ricordarlo agli Indignados perchè si offendono se gli fai notare che è un pretesa, una ragionamento, un ideale comunista che ha portato alle rivolte di massa del proletariato ed alle manifestazioni di piazza una volta conquistata la democrazia.
Sembra che abbiano paura di sporcarsi le mani con il comunismo perchè ci sono stati degli autentici fallimenti del comunismo reale ma questo non ha niente a che vedere con il Comunismo insegnato, ragionato ed applicato da Carlo Marx.
Quello è un problema di classe dirigente che, appena è al potere, si infarina come il mugnaio.
Io sono fazioso e di parte, non penso e non penserò mai che la politica, i politici, siano tutti uguali ed il giorno, se avverrà, ci sarà la rivoluzione ed il trionfo del comunismo diventerò immediatamente un oppositore schierato, di parte, fazioso e partigiano, proprio per impedire al potere, qualsiasi potere, sia applicato in base a privilegi e nell’interesse di pochi capi banda o caporioni.
L’anarchia è il mio sogno dove tutti dovrebbero avere in base ai bisogni e non alle prevaricazioni, allo sfruttamento degli altri, alle furbizie ed alle lobbies e dove la libertà di un individuo  finisca dove inizia la libertà dell’altro, di qualsiasi colore, razza, paese, continente sia.
Finchè nel mondo ci sarà una persona senza diritti e sfruttato dal potere io sarò all’opposizione.
Chiudo con un piccolo inciso sulle auto blu ed il commento che ho riportato.
Ho votato Prodi, orgogliosamente e lo rifarei, faccio presente che prima dell’arrivo del più grande statista degli ultimi secoli, alludo al primo governo Berlusconi, i nostri politici privilegiati usavano le Thema e le Croma, persino Falcone e Borsellino usavano le auto italiane, appena arrivato il bandito piduista è cambiato tutto, sono arrivare le Audi, Mercedes, Bmw e per tutti dai politici alla Polizia Stradale, solo i carabinieri, che ringrazio, sono rimasti fedeli all’Alfa Romeo che da regolarmente paga alla Bmw.
E’ un difetto di tutti gli italiani non solo della “classe” dirigente, ci sono operai che se non vanno al bar con la Golf si vergognano e trovano sempre e comunque motivi per dire che le auto tedesche sono meglio delle altre. Così non la pensano francesi, inglesi e spagnoli e viaggiano lo stesso e vi dirò di più.
Ho lavorato 43 anni nel mondo dell’automobile e gli italiani sono stati pionieri e geniali nel costruire autovetture, parlo di tecnologia come la cinghia distribuzione inventata in Fiat in Italia o il common rail inventato pure lui in Fiat dove poi un bastardo corrotto tra i dirigenti ha ceduto il brevetto alla Bosch.
Oggi il common rail è in tutto il mondo e tutte le case automobilistiche pagano il brevetto alla Bosch o lo montano direttamente nei loro motori.
So anche che c’è stato il periodo della Duna, ma c’è stato anche quello della 127, 850, 500, 600, autentici gioielli del lor tempo che tutti hanno cercato di copiare. Per non parlare di Ferrari, Maserati, Lamborghini e così via.
Quindi indigniamoci pure ma tenendo sempre il cervello collegato e senza vergognarci delle proprie idee, dei propri ideali e di essere di parte perchè, se non se di parte, partigiano nel senso che intendeva Antonio Gramsci, non sai da che parte andare o dove stai andando.
Magari giusto in bocca al nuovo sistema, all’ultimo trasformismo del potere, all’ultimo specchietto per le allodole.
Pensate che la massa italiana, molti proletari, sono convinti che l’Italia è in crisi perchè la manodopera costa troppo e le aziende delocalizzano dove costa meno.
Tutte palle la ricca Germania paga i lavoratori il doppio di quello che prendono gli italiani eppure naviga a vele spiegate, in Romania, Polonia e così via, dove il lavoro costa meno, sono più miserabili di noi e quindi il ragionamento che la propaganda capitalista dei vari Marchionne è una grandissima presa per il culo.
Si delocalizza non per abbattere i costi ma per aumentare lo sfruttamento, infatti nei paesi  dove ci sono le multinazionali come la Nike non  hanno nemmeno l’acqua corrente.
Sono fazioso, partigiano, comunista e me ne vanto e, come cantava Francesco Guccini, bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà. Tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent’anni fa.
La voglio tradurre questa frase, darne la mia interpretazione.
saper scegliere significa avere degli ideali e decidere da che parte stare, non arrivare  a scegliere per mancanza di futuro, fame o contrarietà. ( Come sta succedendo agli Indignados)
Tu giro adesso con le tette al vento io ci giravo già vent’anni fa significa che tu sei arrivato/a alla contemporaneità, alla moda, al costume imposto dalla massa e dal sistema, io ci giravo già vent’anni fa significa che a capire come gira il mondo e la libertà che ci concedono i vari sistemi economici politici l’avevo capito già da prima che arrivasse la moda della finta libertà delle tette al vento. E’ nel cervello che dobbiamo essere liberi dai reggiseni con tutte le scorie mentali, le seghe mentali che ci appioppa il sistema.
Spero di essere stato chiaro.
Non è la pillola che ha liberato la donna, è il cervello della donna che si è liberata di 3000 anni di storia imposta dal maschilismo inventando la pillola. 



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