A proposito delle buone idee

Creato il 09 settembre 2012 da Emanuelesecco

«Vorrei chiarire subito un punto. Non esiste un Deposito delle Idee, non c'è una centrale delle Storie, un'Isola dei Best-Seller sepolti: le idee per un buon racconto spuntano a quel che sembra letteralmente dal nulla, ti piombano addosso di punto in bianco: due pensieri che prima erano del tutto indipendenti tutto a un tratto trovano un punto d'incontro e si concretizzano in qualcosa di assolutamente nuovo. Il tuo compito non è trovare queste idee ma riconoscerle quando si manifestano.»1


Belle parole… potenti e veritiere. Mi ricordano delle parole che ho sentito pronunciare da Bukowski in un documentario dedicato alla sua vita: “non stressare la scrittura”, “se non senti di dover scrivere allora non scrivere”, “se quello che scrivi non si getta sul foglio con tutta la forza possibile, allora evita di fare lo scrittore”.
A quanto pare tutto questo vale anche per le buone idee, e per la loro abitudine di presentarsi nei momenti in cui meno te le aspetti.

Sono lì pronte…
Mentre ti fai tagliare i capelli.
Mentre ti stai radendo.
Mentre stai cercando di addormentarti dopo una giornata particolarmente impegnativa.
Mentre sei sull’autobus aggrappato disperatamente alla maniglia, unica ancora di salvezza in mezzo a decine di ascelle pezzate emananti morte.
Mentre ti stai gustando un piatto di spaghetti fumanti.
Mentre stai parlando di argomenti importanti con un amico. Con inevitabile conseguenza di seguire la conversazione con sguardo perso e incoraggiando la parlantina del tuo interlocutore con risposte monosillabiche e svogliate.
Mentre ti stai fumando una sigaretta, magari accompagnandola con un bicchiere di ottimo rum. (No, no, no, no, fermi un attimo… quest’ultimo è un momento giustissimo).

Meno male che, a prescindere dalle occasioni, taccuini e tabacco sono sempre in borsa. Non si sa mai.

E.


1. Stephen King, On Writing, 2000, pag. 22

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