A proposito di dolori (ri)conosciuti, descrivendo la vita

Creato il 19 febbraio 2016 da Alessandro @AleTrasforini

"[...] Ho conosciuto il dolore [...]

e mi è sembrato ridicolo, [...]

quando gli dico in faccia:

'Ma a chi vuoi far paura?'

la ragazza perduta all'orizzonte,

l'indifferenza del mondo alla fame,

alla povertà, alla vita [...]

e giurava di esserci, [...]

se giurava, di esserci e non c'era

e l'ho preso a colpi di canzoni e parole

per farlo tornare all'angolo,

cosi massacrato stordito imballato [...]

di essere condannato al suo mestiere

condannato al suo dolore;

l'ho guardato negli occhi,

che sono voragini e strappi

di sogni infranti: respiri interrotti

ultime stelle di disperati amanti.

-Ti vuoi fermare un momento?- gli ho chiesto -

[...] Ti vuoi sedere? [...]

ascoltami [...] e non fiatare! [...]

che mi passi come un'ombra sottile sfiorente [...]

Ti ho conosciuto dolore in una notte di inverno

una di quelle notti che assomigliano a un giorno [...]"

( Ho conosciuto il dolore, R.Vecchioni, cit.)


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