"La Meccanica è il paradiso delle scienze matematiche, perché con quella si viene al frutto matematico."
Così pensava, circa cinque secoli fa, quel genio assoluto chiamato Leonardo da Vinci. E' nota al mondo intero la sua straordinaria completezza, in ogni disciplina pensabile; dall'arte alla scrittura, dalla scienza alla tecnologia, dalla medicina alla pittura. Il genio di questo uomo ha rappresentato per l'intero genere umano un qualcosa di inarrivabile ed indescrivibile ancora oggi. Grazie alla meccanica Leonardo cercò di strutturare la realtà, provando a dare forma a progetti che si sono rivelati di complicatissima costruzione ancora oggi. Coronando studi dettagliatissimi, quasi cinquecento anni dopo riesce ancora a stupire chiunque provi ad avvicinarsi alla scienza con occhio attento ma inevitabilmente ignorante. Laddove la meccanica pura è riuscita, nel tempo, ad intersecarsi con l'informatica e con la possibilità di controllo tramite computer, ha generato la tremendamente complessa branca dell'automazione. Fu questo, forse, che mancò al Leonardo inventore per mettere in concreta pratica molte delle sue congetture ed invenzioni; perfezionando con il progresso le sue intuizioni è possibile, ancora oggi, raggiungere traguardi impensabili. Tra le moltissime cose pensate e progettate, fu in Leonardo da Vinci radicatissimo l'amore per il volo e per l'arte progettuale dello stesso. Ne sono testimonianza citazioni, giunte a noi attraverso l'eco della storia:
"Una volta che abbiate conosciuto il volo, camminerete sulla terra guardando il cielo, perché là siete stati e là desidererete tornare."
Grazie a questo amore, il genio assoluto studiò tormentandosi: dalla libellula meccanica all'aliante, dallo studio sui meccanismi alari alla vite aerea, sono stati moltissimi altri i pensieri elaborati da questo individuo assoluto. Ancora oggi, si scriveva prima, Leonardo trova conferme alle sue teorie. La conferma viene, stando a fonti ANSA, dal Congresso Mondiale della Federazione Internazionale per il Controllo Automatico (IFAC). In un incontro capace di richiamare 2700 esperti da tutto il mondo, infatti, troveranno presentazione insetti-robot capaci di volare con ali battenti. Sono insetti progettati in maniera del tutto simile a quanto progettato dal genio quasi cinque secoli fa. Quando il genio non finisce, nè forse mai finirà, di stupire un mondo ed una scienza interi. Si è geniali, d'altronde, quando si riescono a fissare occhi ed orecchie per la piena osservazione del mondo circostante:
"Il genio stesso non è che una forte capacità di osservazione, unita a fermezza di carattere. Qualsiasi uomo tenga aperti gli occhi e sappia restar fedele alle decisioni prese, senza neanche rendersene conto diventa un genio." (Edward Bulwer-Lytton)