A proposito di maddalena....

Da Astonvilla
Ieri sera ho postato il racconto di Maddalena sul suo viaggio a Cuba.
Era gia' stato postato su alcuni forum dove e' stata presa per il culo per cio' che ha scritto,quando lei,magari un po' sopra le righe,ha risposto e' stata bannata....
Non voglio entrare nel merito di situazioni che non mi riguardano ma se i forum su Cuba sono in questa miseranda situazione una ragione ci deve essere.
Dopo un po' chi ama Cuba per come e' oggi si stufa di leggere sempre palate di merda sull'isola e chi la governa e al final decide di lasciar perdere e di leggere cose e storie piu' divertenti.
Cuba e' per molti un sogno se lo scopo di molti e' abbatterlo perche' mai bisogna frequentare certi luoghi?
Maddalena e' al primo viaggio,quello che mi e' piaciuto e' stato il suo notare particolari,suoni,colori voci che noi dopo tanti anni e tanti viaggi non siamo piu' in grado di cogliere.
Molta gente sale su un aereo,arriva,scopa 4 zoccole e rientra in Italia,in questo modo molte cose vanno perdute.
Nella sua descrizione c'e' anche un ingenuita' che forse noi abbiamo perso,mi piace come descrive le situazioni anche se non tutto va condiviso.
Probabilmete se fara' ulteriori viaggi modifichera' alcuni pensieri ma al primo viaggio e' giusto che la veda in questo modo.
Si stupisce della pulizia,che a dire il vero a Cuba non sempre e' presente,e questo forse perche' in Italia le avevano descritto Cuba come se fosse un paese africamo ma Cuba e' tutta un altra cosa.
Narra di frequentazioni con artisti e personaggi della cultura cubana e questo e' un fatto reale.
Noi che frequentiamo un certo tipo di Cuba spesso trascuriamo il fatto che esite una larga parte di popolazione cubana che con noi non ha nulla a che fare e che ci considera un male necessario.
Quando al teatro di Tunas c'e' un balletto importante o una bella rappresentazione teatrale di fuori vedi tanta gente ben vestita e in abito da sera,si tratta dell'intellighenzia della citta',gente che viaggia su tutt'altri binari rispetto ai nostri.
Kerry mi dice sempre che il suo desiderio e' di entrare all'Avana in certi giri che sono proprio quelli da me descritti e coi quali quasi nessuno di noi ha mai avuto a che fare.
Sicuramente il racconto di Maddalena risente del suo credo politico,mi ricordo cio' che scrisse Goracci nel suo "A est dell'Avana" che resta uno dei migliori libri che parlano di Cuba.
L'autore sosteneva che da Cuba ognuno ritorna con la propria ideologia rafforzata.
Chi e' di destra raccontera' di code davanti ai negozi,di poca liberta' e della libreta chi e' di sinistra parlera' di scuola e sanita' gratis e di sicurezza por la calle.
Ognuno e' convinto di aver ragione e al final va bene cosi'.
Comunque ho trovato il racconto di Maddalena ben scritto e,se mai dovesse leggere il blog,la saluto.

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